burning days (2021)

Burning days è un film apertamente politico che sottolinea l'estrema frattura tra la parte rurale e quella più urbana della Turchia, ma allo stesso tempo la pericolosa vicinanza a lievello ideologico delle due. Quest'ultima è rappresentata da un procuratore che appena insediatosi in un paese nella parte remota dell'Anatolia si trova immerso in un tessuto ambientale caratterizzato da corruzione e malaffare in cui i potentati politici locali tengono in pugno la cittadinanza sotto la promessa di risolvere il problema ultradecennale della scarsità d'acqua. Contemporaneamente avviene una storia di stupro al quale lo stesso procuratore ha assistito, ma di cui ha scarsi ricordi perchè durante la cena, diventata un baccanale con ogni probabilità è stato drogato il liquore che ha bevuto. L'inchiesta sul dissesto idrogeologico da una parte e quella di stupro dall'altra in cui il procuratore cerca di ricostruire a fatica gli avvenimenti sulla base dei pochi frammenti di ricordi in possesso. Fin troppo chiaro la simbologia delle enormi voragini create dal dissesto geologico che si avvicinano sempre di più nella città. La deriva verso un autoritarismo in grado di manipolare la volontà dei cittadini al momento del voto. Il nepotismo diffuso come una sorta di passaggio del potere da padre in figlio, il senso di impunità di fronte ad una corruzione dilagante ed il clima di accerchiamento subito dal procuratore che si trova isolato in un ambiente che diventa sempre più ostile. Vero è che la distanza fra le città e la campagna sono grandi, ma probabilmente solo nella forma e l'intento del regista è piuttosto evidente che tali dinamiche si riflettono, sia pure in modo sottinteso, anche in ambito urbano. Burning days ha avuto diversi problemi in Turchia, segno che il film ha toccato nervi scoperti anche per la tensione omoerotica abbastanza evidente fra il procuratore ed il giornalista. Stampa e Magistratura che subiscono la ferocia popolare ed essere messi ai margini. Niente male l'ultima immagine del film.