Nella Los Angeles del 1969 in cui tutto sta cambiando, l'attore televisivo Rick Dalton e la sua storica controfigura Cliff Booth cercano di farsi strada in una Hollywood che ormai non riconoscono più.
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VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: Migliore attore non protagonista (Brad Pitt), Migliore scenografia (Barbara Ling, Nancy Haigh)
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film commedia o musicale, Miglior attore non protagonista (Brad Pitt), Miglior sceneggiatura (Quentin Tarantino)
Inizio con il dire che non avevo nessun preconcetto prima di vedere questo film. Si, tarantino mi piace molto ma ogni film lo guardo come se fosse da zero. Credo che sostanzialmente in questa pellicola si parli «dell'auto-monumento di un regista convinto di potersi permettere qualsiasi cosa». E' una continua citazione alle sue convizioni cinematografiche che a me personalmente mi hanno annoiato. Sceneggiatura volutamente assente, nonostante l'ottima interpretazione degli attori (ti piace vincere facile). Il film per me non è mai decollato e non mi è arrivato quello che voleva trasmettere dell'america del 69. So che verrò criticato molto per questo commento ma purtroppo sono uscito dal cinema molto deluso e non posso far finta di dire "è bellissimo" solo perchè è un film "di marca"
La scena finale di splatter l'ho trovata la solita firma di tarantino quasi obbligato a dover mettere ad ogni film. A me piace lo splatter ma qui è stato inutile, a mio avviso