charlot e fatty al caffe' (1914)

In effetti è una comicuccia molto banale, due delle tre più celebri e celebrate star della Keystone (la terza è Mabel ovviamente) in quel 1914 avrebbero potuto osare di più in questa loro co-regia nonché primo e ultimo duetto da autori e protagonisti di un corto. Risulta abbastanza evidente che, all'infuori di Chaplin, era raro vedere i registi e gli autori Keystone osare qualche idea fuori dagli schemi e anche qui lo stesso Chaplin nel realizzare un lavoro in coppia con Arbuckle se la gioca sul sicuro, anche troppo. Certo, ci sono alcune scene, alcuni brevissimi tocchi di gag riuscite ma per il resto i due e le loro rispettive controparti femminili (Phyllis Allen e Minta Durfee) si esibiscono in 12 minuti di botte da orbi, spintoni, capitomboli e fughe rocambolesche; a me diverte troppo la cartoonesca ultraviolenza delle comiche Keystone però qui occupa davvero l'intero film e diventa stancante alla fine, davvero troppo ripetitiva anche per un corto di questo genere.
Rimane carino, ma all'epoca Chaplin stava già ottenendo ben diversi risultati con altri suoi film.

Due dirimpettai di scoprono anche compagni di bevute, e le rispettive mogli si uniscono per dargli una lezione. Portano scompiglio in un locale rispettoso e inseguiti da tutti credono di aver trovato rifugio sicuro su una barca. Appunto, credono...
Si lascia guardare, molto carino e riuscito il contrasto tra la fisicità di Fatty e quella di Chaplin e va notato come l'allora giovane alle prime armi Chaplin riesca a tenere testa alla star del cinema muto in questa loro ultima collaborazione. E per uno strano scherzo del destino Arbuckle farà una bruttissima fine e forse oggi è stato dimenticato suo malgrado mentre il suo partner in questo film invece entrerà per sempre nella storia del cinema.

Il corto in se per se non è eccezionale, due uomini che cercano di sfuggire il menage coniugale. Curioso però che il forte contrasto fisico tra i due attori unito ad una situazione di insofferenza matrimoniale sia stata ripresa più volte da Laurel e Hardy in molti dei loro lavori.