con amore, antosha (2019)

Attore bravo quanto sfortunato, considerando l'assurdità della dinamica della sua morte. In questo ritratto commovente, ovviamente celebrativo ma non sdolcinato, l'elemento inedito sicuramente è la rivelazione della sua malattia, una brutta rogna chiamata fibrosi cistica. Parliamo di un attore che è morto a 27 anni e che ha girato oltre sessanta film, un curricolum sopra la media. La malattia diagnosticata nell'infanzia sicuramente ha influito molto sulle sue scelte. Bruciare le tappe di un esistenza a forte rischio, onnivoro di conoscenza ed esplorare esperienze sempre nuove come attore e come fotografo ed infine anche come regista, solo che il destino ci ha messo lo zampino in maniera crudele. Carrellata di rcordi dei compagni di lavoro, specialmente quelli del cast di Star Trek, molto materiale di repertorio fornito dai genitori cui era legatissimo. Mi dispiacque quando morì, forse anche per la circostanza assurda, ma soprattutto perchè come ogni morte prematura hai la sensazione netta che poteva ancora dare tantissimo come nel suo caso.