delitti, amore e gelosia (1982)

Unica incursione di Luciano Secchi alias l'editore Max Bunker nel mondo della celluloide. Il difetto principale è forse una eccessiva politicizzazione della storia con strascichi di contestazione di sinistra e femminismo che, si, nei primi anni '80 magari erano ancora sentiti ma indubbiamente si adattavano di più al decennio precedente (periodo in cui, sicuramente, è stato scritto il romanzo dello stesso Bunker da cui il film è tratto). La pellicola nella prima parte è una commedia che poi si sposta nel giallo poliziesco ma con un modus davvero blando ed una sceneggiatura curata solo in parte. Nonostante l'evidente impegno di Secchi alla regia ne viene fuori uno strano mix, appunto, di politica, commedia e poliziesco che non riesce a soddisfare nessuno dei tre generi; peccato per il buon cast con un Saverio Marconi sempre in parte, Fiorenza Marchegiani che continua la buona prova dopo "Ricomincio da tre" di Troisi, Bonacelli, Cochi Ponzoni ed una pletora di noti caratteristi. Anche se per poco, per me non riesce a raggiungere la sufficienza. Rieditato l'anno successivo con il disgraziato titolo: "Lui, lei cioè noi".
Voto: 5 e 3/4