dieci italiani per un tedesco (1952)

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locandina del film DIECI ITALIANI PER UN TEDESCO

Titolo Originale: DIECI ITALIANI PER UN TEDESCO

Regia: Filippo Walter Ratti

Interpreti: Gino Cervi, Andrea Checchi, Sergio Fantoni, Ivo Garrani

Durata: h 1.37
Nazionalità: Italia 1952
Genere: drammatico
Al cinema nell'Aprile 1952

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Trama del film Dieci italiani per un tedesco

Nel marzo del 1944 dodici militari tedeschi muoiono in un attentato compiuto dai partigiani in via Rasella, a Roma. La rappresaglia attuata dal colonnello Kappler, con l'aiuto del questore di Roma Caruso, è terribile. Alcuni civili vengono catturati nel quartiere dell'agguato, si pesca poi tra i detenuti politici e anche tra i detenuti per reati comuni fino a compilare una lista di centoventi persone, destinate alla morte per rappresaglia che si consumerà nell'eccidio delle Fosse Ardeatine.

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7,29 / 10 (7 voti)

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Voti e commenti su Dieci italiani per un tedesco, 7 opinioni inserite

Commenti: Tutti |

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Wilding @ 15/02/2022 20:49:59

8½ / 10

Nudo e crudo, così reale, di così incredibile impatto visivo ed emotivo, documento storico eccellente. "Orrore" puro, altro che i filmetti di oggi che di paura non ne fanno più!! Interpreti bravissimi, ma quel Gino Cervi è un brivido continuo, un crescendo intenso e magistrale.

SPOILER

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Angel Heart @ 11/12/2013 11:45:05

6 / 10

Nonostante gli alti e bassi (parti efficaci alternate ad altre un po' più stucchevoli) rimane una cronaca interessante e dilaniante su un incubo di cui si parla poco o niente nei libri di storia (io stesso, scusate l'ignoranza, prima di vedere il film non conoscevo nulla di questa vicenda).
Orribile a dirsi ma vero, il finale con lo sterminio e', a mio avviso, la parte meglio riuscita dell'opera.

Tanti fattori tra i quali l'età non indifferente non mi hanno permesso di apprezzarlo particolarmente; ma se si ha voglia di farsi un po' di cultura e meglio capire ciò che successe in quegli anni terribili, vale la pena recuperarlo. Senza dubbio.

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PIRIPOMPA @ 19/08/2010 15:50:57

10 / 10

Capolavoro perchè nel cast figura NELLO APPODIA di Subiaco e io sono il nipote di Subiaco.
NELLO APPODIA nasce nella stupenda cittadina in provincia di Roma il 30 luglio 1926 nel rione 'mprestecata.
Partecipa ad altri film come attore generico tra i quali alcuni con TOTO', UGO TOGNAZZI, FRED BUSCAGLIONE, ALBERTO SORDI, ENRICO MONTESANO, CARLO VERDONE, ANDREA GIORDANA, HENRY SALVADOR, SYLVIA KOSCINA, ANNA MAGNANI. I titoli più importanti: TOTO' PEPPINO E LA DOLCE VITA (1959), TOTO' A PARIGI (1958), NOI DURI (1960), RISATE DI GIOIA (1960), IL SEGUGIO (1962), STRADA SENZA USCITA - DEAD END (1969), DETENUTO IN ATTESA DI GIUDIZIO (1971), UN SACCO BELLO (1980), IL MARCHESE DEL GRILLO (1981), IL CONTE TACCHIA (1982).
Importante la sua continua partecipazione come attore di fotoromanzi delle testate del gruppo LANCIO dal 1963 al 1996 a fianco dei principali divi di questo genere: FRANCO GASPARRI, FRANCO DANI, CLAUDIA RIVELLI, KATIUSCIA, ECC.
Muore a Roma il 7 maggio 2004. Lascia le sorelle e i nipoti.
Se possibile vorrei inserire una biografia completa

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/09/2010 20.37.34
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Gatsu @ 14/07/2010 18:22:16

6 / 10

Una macchia nella nostra storia, un film che tenta di raccontare eventi non semplici da rendere su schermo. Mi è parso un pò avventato e frettoloso anche se ci sono scene che colpiscono. Attori tutti bravi ( Grande Gino Cervi ) è un finale buono alzano la media della pellicola, ma troppi luoghi comuni.

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emans @ 02/05/2007 10:00:33

7 / 10

un film interessante e di grande spessore che ti racconta come meglio non si poteva fare una pagina oscura della nostra storia piu' recente!
positivo anche il fatto che il nemico non è tutto il popolo tedesco ma che anche tra questi ci sono persone che si sono rese conto dell'errore!
commovente il finale e significativo il fatto che i condannati si diriggono,per il loro ultimo viaggio,verso la luce!
certo non mancano un po di sentimentalismi alle volte eccessivi!

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Jumpy @ 21/04/2007 17:18:26

7 / 10

Lo vidi a scuola anni ed anni fa, lo trovai un mattonazzo indigeribile, ma va visto per l'importanza storica dell'avvenimento

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kowalsky @ 06/04/2007 20:42:49

6½ / 10

A me è parsa una discreta rievocazione degli avvenimenti successivi e antecedenti il massacro delle Fosse Ardeantine, soprattutto per la capacità del regista di raccontare il tutto senza fideismi, affidando anche al personaggio del tedesco un ruolo magari stereotipato ma non facile.
Nonostante qualche clichè, il film è doloroso e spesso impressionante, anche se le forzature non mancano: c'è bisogno di una pellicola tanto lunga per dirigere le sequenze della prigione?
Ottime le performance di Checchi e Cervi, due attori strepitosi che hanno reso grande il nostro cinema

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