...e non liberarci dal male (1971)

Pellicola più che buona. Due ragazzine "diaboliche", annoiate dalla vita borghese, iniziano a godere del piacere della perversione, in una spirale che le avvolge sempre più fino.

Pellicola molto interessante e non molto conosciuta con qualche vaga ascendenza bunueliana. Acuta la descrizione del contesto borghese, opprimente nella sua immobilità da rendere la "ribellione" delle due ragazze un qualcosa che non presenta origini ideologiche particolari, ma generate da un senso di noia assoluto.
Le due ragazze ne sono quindi il frutto marcio che le conduce in un crescendo implacabile, dai piccoli giochi infantili e perversi verso una tragedia mortale che ne stempera l'iniziale perfidia. Brave le due attrici: proprio il fatto di essere praticamente semiesordienti ne esalta il fascino morboso di due malvage lolite. Sebbene sia una pellicola di oltre quarant'anni fa, risulta ancora inquietante nella sua capacità di essere attuale.