esecuzione di un eroe (1980)

Il film di Beresford indubbiamente ricordsa le dinamiche di Orizzonti di gloria: la denuncia antimilitarista, lo svolgimento della narrazione principalmente ambientata in una corte marziale con la battaglia fra accusa e difesa. Tuttavia il contesto è diverso perchè la guerra anglo-boera è stata non certo una guerra convenzionale. Da una parte l'esercito britannico ed altri stati del Commonwealth come l'Australia, dalla una guerriglia che usava certamente tattiche non convenzionali. Nel film di Kubrick ci sono due nazioni e due eserciti contrapposti, per cui le regole sono più chiare. In questo caso prevalgono le sfumature, i sottintesi, ordini non scritti, comportamenti più dettati da una prassi consolidata che da un regolamento vero e proprio. In tutto questo contesto che, come in Orizzonti di gloria c'è quel senso di ineluttabilità del destino, che i tre accusati (che non sono certamente stinchi di santo) si troveranno a subire il doppiopesismo di tutta questa situazione, inserita all'interno di un contesto più ampio che non possono influenzare. i Boeri sono solo figure di contorno, ma che innescano le contraddizione all'interno dell'esercito britannico, estremamente diviso al suo interno e dominato dall'ambivalenza degli ordini che possono essere interpretati a proprio piacimento o convenienza. Un film da recuperare.

Molto bella questa pellicola, ahimè poco conosciuta. Si tratta, nella sostanza, di un dramma processuale di stampo antimilitarista veramente ben girato e ben interpretato. Il cinema australiano raramente delude.