Cinque studenti di medicina, sperando di farsi un'idea del mistero che si nasconde oltre i confini della vita, si avventurano in un esperimento audace e pericoloso. Interrompendo il proprio cuore per brevi periodi di tempo, ognuno provoca a se stesso un'esperienza di premorte. Mentre la ricerca diventa sempre più pericolosa, i ragazzi sono costretti ad affrontare i peccati delle loro vite precedenti, oltre a doversela vedere con le conseguenze paranormali causate dallo sconfinamento nell'aldilà.
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Mediocre remake di Linea mortale di Schumacher. L'elemento che avvicina le due pellicole sicuramente è l'emergere dei sensi di colpa passati dopo le esperienze post mortem. Tuttavia se nel film di Schumacher ogni personaggio viveva un'esperienza comune con gli altri come una sorta di sfida alla morte stessa, nel remake solo il personaggio della Paige ha motivazioni sufficienti nel farlo. Gli altri sembrano in competizione con loro stessi e quindi tale esperienza si rivela come una maxi dose di anfetamine che migliora il loro rendimento accademico. Di conseguenza oltre ad essere insipidi, tali personaggi si rivelano antipatici oltremisura. Le scene horror non trasmettono la necessaria tensionee e si scivola in un finale che ricalca, più o meno, la pellicola originale. Per me si può evitare senza troppi rimpianti.