frankenhooker (1990)

Lo reputo, nel suo essere anche totalmente B-movie, un altro esempio di come gli anni 90 siano stati maestri nel ritrattare certe tematiche classiche, quasi riciclandone il tema portante per poi trasformarlo in qualcosa di diverso dal solito. Una commedia nera, dai tratti body horror, ma che non rinuncia nel suo essere al di fuori delle righe senza farsi troppi giri di parole. La base del Frankenstein di Mary Shelley è un ottimo soggetto per il regista/sceneggiatore Frank Henenlotter, artefice del violentissimo "Basket Case", che gli permette di mettere sullo schermo un mostro diverso che, nell'ironia più efferata possibile, può anche essere un esempio di accettazione di sé stessi e dell'emancipazione femminile dal mero materialismo maschile . La bellissima Patty Mullen (uscita fuori da Penthouse per niente) è l'anima e corpo della pellicola con la sua personalissima interpretazione, come James Lorinz è la mente di tutto quello che accade come novello dottor Frankenstein. Grottesco, sboccato, divertente questi attributi lo rendono uno dei migliori b-movie degli anni 90 anche grazie a degli effetti speciali degni di nota, bellissimo poi il leit-motiv musicale ideato da Joe Renzetti.

Il mito della creazione d Frankenstein ed il mestiere più vecchio del mondo. La commedia horror di Henenlotter funziona piuttosto bene, ha la giusta misura del macabro, dialoghi abbastanza divertenti e una non certo velata critica, non tanto verso l'etica scientifica (in fondo il protagonista è un puro mosso esclusivamente dall'amore) qunato nella rappresentazione di una donna ad uso e consumo degli uomini. Un puzzle creato ad una visione puramente maschila dell'apparenza.

Evitabile trashata moscia anche per gli standard di questo genere di film.Se l'idea della rivisitazione in stile Troma del romanzo di Mary Shelley aveva un sacco di potenziale,il regista sembrava non esserne particolarmente interessato.Sarà perchè come lui stesso affermava,voleva girare altre cose ma gli imponevano lavori simili?Fatto sta che la regia è svogliata,con giusto un pò di vivacità nell'ultima parte.Gli effetti speciali,a dispetto dei due milioni e mezzo di budget,sono mediocri in senso negativo,e le poche idee veramente trash vengono affossate dalla totale mancanza di gore(le prostitute che esplodono schizzando esclusivamente scintille come fossero castagnole umane).Un brutto lavoretto alimentare per un regista che agli esordi aveva dimostrato ben altro talento,e sfruttando mezzi molto più risicati.Giusto per i cultori dei trash-movies vecchio stile.

Trashata di Henenlotter che, come suo solito, si diverte un mondo a gettare nel calderone quanta più roba può. Stavolta stupra il mito di Frankenstein per imbastire una assurda storia di sesso, violenza, droga, follia, commedia etc..Il risultato è ovviamente quanto di più assurdo e demente ma è proprio così che deve essere. Ovviamente tralasciando la fattura tecnica alquanto povera e la recitazione il film fa ridere quanto basta. Oggi pellicole del genere a cercarle ci sono pure...ma non hanno più il fascino trash e sporco (e per questo anche un pò magico) di queste produzioni dei primissimi anni '90 che all'epoca riempivano gli scaffali delle nostre videoteche...non ci sono più nemmeno quelle! :(

Evidente omaggio alla celebre creatura e al suo ideatore nati dalla pena di Mary Shelley e poi portati più volte sullo schermo. Questo novello Dottor Frankenstein (all'anagrafe Jeffrey Franken) fa l'elettricista ed ha il pallino della medicina, vive nel New Jersey con la bella fidanzata, la quale, durante un party, resta vittima di un incidente domestico mortale. Divorato dal senso di colpa e dall'amore per la ragazza decide di sfruttare le sue conoscenze per riportarla in vita.
Chi conosce il regista non avrà problemi ad identificare lo stile di Frank Henenlotter: ovvero regia solo in apparenza sciatta, budget bassissimo sfruttato al meglio, effetti speciali piuttosto grossolani ma efficaci, utilizzo sapiente di luci e colori ed un amore spropositato per losers e sobborghi. L'ambientazione degradata fa infatti da sfondo alla disperata ricerca da parte del protagonista di un corpo adatto a sostituire quello della scomparsa, di cui è rimasta integra solo la testa. La macabra audizione vede impegnate un gruppo di prostitute, protagoniste della scena più delirante ed esplosiva (è proprio il caso di dirlo) dell'intero film.
Rispetto ad altri lavori l'irriverente filmaker appare più leggero anche se la denuncia sociale, pur imbastita a grandi linee, non viene meno. Tornano inoltre tematiche ricorrenti come la dipendenza dalle droghe, la simbiosi aberrante e il sesso.
Operazione libera e felicemente dissacrante, da antologia il patchwork umano interpretato da Patty Mullen che si presta con simpatia a dar vita ad una creatura tanto divertente quanto letale. Finale disgustoso da applausi, con annessa sollazzante pena del contrappasso.

Parodia horror-demenziale del famoso Frankenstein a cura di quell'esasperato pazzoide del body-horror quale era Frank Henenlotter...una sua produzione minore e poco conosciuta fattami tornare alla mente di guardare da Ferzbox.
Tutto all'insegna del trash, esasperato in un finale nel tipico stile mostruoso-disgustoso del regista, e di una ironia spesso agli eccessi con alto tasso erotico (ci sono tètte, cùli e puttàne ovunque per gran parte del film) e effetti splatter-gore casarecci ma simpatici e discretamente realizzati visto lo stampo del film.
Sinceramente è un film che fa simpatia e strappa più di una risata se preso per quel che voleva essere ossia come un B-movie citazionista ed irriverente.
Da notare le critiche sociali di fondo alla società lussuriosa, ai mass media all'inizio che raccontano senza scrupoli i drammi altrui, per non dimenticare poi la sempre presente droga (in questo caso un esplosivo crack).
Gli attori mi sono piaciuti più o meno tutti ed il protagonista James Lorinz è sopra le righe quanto basta (vederlo in lingua originale è stato un beneficio) ma anche la fidanzata ritornata sotto forma composta è alquanto simpatica nel suo scorrazzare per la città; la regia di Henenlotter sempre di buon livello con una interessante scena dell'esperimento di atmosfera.
E' carino in ogni sua parte: dall'inizio da commedia nera, il deliro di sesso centrale (con una assurda scena in cui le prostitute assumo il crack per poi esplodere in mille pezzi che il protagonista freneticamente raccoglie), il risveglio di questa superzoccola composta e smaniosa di sesso e denaro ed un finale all'insegna dello "splatter trash" all'ennesima potenza!
Con qualche denaro in più , ed una distribuzione migliore, anche questa volta ne sarebbe potuto uscire un ottimo prodottino...comunque sia il bello di questo Cinema sta nella sua semi-amatorialità ed il suo essere underground.
Simpatico e ben realizzato per chi cerca un Cinema bizzarro, l'ho preferito ad opere più serie del regista.

Di Frank Hanenlotter avevo visto solo il primo "Basket case" (non ricordo se tempo fa vidi pure "Brain damage"...dovrò vederlo per scoprirlo).
Pensavo che il richiamo a Frankenstein fosse solo per la tematica,invece alcune cose,anche se in modo perverso,rispecchiano i canoni del famoso racconto di Mary Shelley.
Inoltre ho sentito chiaramente un'omaggio al film con Boris Karloff(la scena dell'esperimento durante il temporale è girata in modo simile al film del 1931).
Chiaramente non parliamo di un horror serioso,i criteri di Hanenlotter sono piuttosto ironici e pieni di "gore" esasperato.
La storia di "frankenhooker" si adagia sulla formula piacevole della commedia nera,senza dimenticare di inorridire con elementi gotteschi quali le fusioni cellulari e genetiche,braccia e gambe mozzate,cervelli messi a conservare,ecc...ecc...
Insomma,una commedia horror con lo stampo classico degli anni 80(come lo stesso "Basket case" o "Re-Animator").
Una sorta di Frankenstein al femminile con un retrogusto umoristico e tanti effetti speciali artigianali.
...alquanto bizzarro,ma una discreta produzione di serie B...

N.B. Il finale fa decisamente inorridire....brrrr...che brutta cosa.....

Leggermente inferiore ai 2 capolavori Basket Case e Brain Damage ma anche questo è tanta roba..... delirio assoluto e Elisabeth è uno spasso oltre che bellissima (in versione mostro)... il cervello iniziale non è altro che un esperimento embrionale per far capire che tipo di personaggio è Jeffrey e anche se è fine a se stesso non lo vedo come sequenza fuori luogo.... anzi trovo il contrasto (voluto) tra le prime scene criptiche e gore e il piano sequenza che ci apre al party in giardino in un ambiente solare e rilassato sia una notevole trovata. L'ultimo Bad biology è una mezza delusione....

Discreto film di Henenlotter; dico subito che son d'accordo al 90% con l'unico altro commento presente.

Togliamoci già la tristezza di elencare quelli che, sempre a mio modo di vedere, son i difetti del film: SFX non sempre accettabili, sopratuttto nella scena delle esplosioni multiple di prostitute (!), storia ovviamente un pò derivativa, qualche errore di sceneggiatura (tipo, ma che azz c'entra quel cervello con l'occhio che oltre che citazione de "Il cervello che non voleva morire" non richiama nient'altro?).
I pregi son innumerevoli: film scorrevole, ben intrerpretato, finale incisivo ed inquietante (sia per i 2 protagonisti che epr quelle orrende creature), certi tocchi originali ma ocmunque trash (prostitue che esplodono!? Ehm...).


Henenlotter ne sa, fa film da tenere d'occhio, oltretutto con budget non esorbitanti a disposizione, questo è poco ma è sicuro.
Questo suo Frankenhooker non è di certo un film fondamentale, ma vale comunque una visione.

Frank Henenlotter è un regista indubbiamente particolare, tanto geniale quanto poco prolifico, e per quanto abbia sfornato (almeno) due dei migliori “horror” degli anni 80, è un regista semi sconosciuto noto solo ai veri cultori di un certo tipo di cinema…
Frankenhooker, uscito sei anni dopo il capolavoro Basket Case e due dopo il notevolissimo Brain Damage, continua nel solco del cinema “deforme” caratteristico del regista statunitense che mostra ancora una volta di essere uno dei pochi in grado di mischiare horror, spunti di profondità, comicità e situazioni trash senza buttare il film in “caciara” e facendolo con il solito infimo budget…
Frankenhooker fin dal titolo rimanda a Frankenstein, ma finisce per ricordare anche Re-Animator e a dirla tutta dallo stile sembra proprio un film della Troma… Henenlotter infarcisce il film di scelte e trovate geniale quasi tutte viranti sul trash (il modo in cui lui si stimola il cervello o la superba scena con tutte le prostitute nella stanza e la fine che fanno), sfrutta molto bene gli effetti speciali del fido Bartalos, cerca di fare una riflessione sulla condizione mentale del protagonista e ci regala diverse chicche… Certo la sceneggiatura è (volutamente) delirante ma non mancano buchi o scelte narrative incomprensibili (ma quella specie di cervello che coltiva che c’entra? E il cameo dell’ex moglie di Allen nella parte della madre? Perché poi scompare mentre lui fa un casino assurdo?)… Certo, visto lo stile del film su certi difetti non è un problema sorvolare, ma i primi due film di Henenlotter risultavano più curati da questo punto di vista…
Notevole il pre-finale dove, tra un paio di citazioni al Freak di Browning e al Society di Yuzna, Henenlotter e Bartalos lasciano libero sfogo alle loro fantasie “mutanti”… Prevedibile il finale in puro anni 80 style ma comunque discretamente disturbante…
Nel complesso, pur inferiore a Basket Case e Brain Damage, Frankenhooker è un film divertente e “caxxone” (come non pensare alla figura di Zorro) e poi in quanti film potete vedere un gruppo di prostitute che esplode? Da vedere in attesa dell’ormai (pare) imminente ritorno al grande schermo di Henenlotter con quel Bad Biology che attendo con ansia anche perchè sembra promette davvero molto!