fratelli (2007)

Tre figure caratterizzate dalla marginalità e dalla disperazione. Andrea Di Bari ad orchestrare bene la storia attraverso una narrazione parallela in cui vengono, da una parte mostrate le fasi della rapina, dall'altra le forti motivazione dei pesonaggi a compiere que gesto. Gli attori tutto sommato offrono una prova più che discreta, la regia asseconda bene le singole fasi della narrazione, mentre purtroppo la fotografia non è di livello eccelso e parente prossima di fiction televisiva italiana. Peplesso sul finale, assurdo quanto poco credibile.

Non mi ha colpito particolarmente,vuoi per l'estrema amatorilità del cast (con in testa un pessimo Andreani),vuoi perchè afflitto da una sceneggiatura talmente piatta e stracolma di clichè da far impallidire.La storia del colpo in banca è decisamente vecchia,vista e stravista,manca un'idea vincente per emergere dalla massa e tutto scivola via senza particolari scossoni.Ottima la regia frenetica di Andrea Di Bari e straordinario il cameo del grande Nello Mascia,attore di spessore capace di emergere nettamente nonostante la sua presenza si limiti a un paio di battute...il resto è pura routine.

Bel cortometraggio! un ibrido tra un film e un corto, bella l interpretazione di Gandolfo e di Reggiani e di tutto il resto del cast compreso quella di Andrea Carli che conosco personalmente che ha un piccolissimo ruolo ma da' il meglio di se, lodevole lo sforzo della produzione .
Dalla serie piccoli indipendenti crescono.

Ho avuto il piacere di guardare questo piccolo film al Detour e devo dire nn è per niente male. Premesso che non sono una critica cinematografica e sono nel campo del giornalismo sportivo, devo dire che purtroppo le critiche circa la fotografia non sono del tutto infondate, anche se soggettive. Purtroppo anche dei passaggi musicali sono un po sotto tono alla coralità ed il respiro del lavoro. L'uso della macchina a spalla è bello ma eseguito all'italiana..... .
Tutto questo se vogliamo essere pignoli
Detto ciò E' UN FILM CHE VA ASSOLUTAMENTE VISTO!!!!!

Andrea di Bari ...un uomo senz' anima proprio come il suo film.
Tina.

Complimenti all'AZTECA. Finalmente una produzione cha ha saputo credere ad un format così scomodo ed ha saputo confezionarlo in maniera egregia.
Più che sufficiente la regia che ha saputo dare a Reggiani uno spessore che traspare lungo tutta la durata del film; anche il ritmo del montaggio è pienamente coerente con la storia. L'unica pecca del lavoro è una fotografia assieme a delle situazioni di movimenti di macchina ed inquadrature altamente studenteschi.
Peccato .... . Ma merita cmq la piena sufficenza.

Sufficienza d'incoraggiamento per questo corto di Andrea Di Bari, lodevole nello sfruttare un soggetto pieno di cliché ed un budget minimo per sfornare un prodotto comunque riuscito pur con i suoi evidenti limiti tecnici: straordinario Primo Reggiani, molto brava l'attrice che ne interpreta la madre, ma il resto del cast soffre di un'eccessiva, evidente amatorialità, problema che affligge anche la fotografia televisiva.
Azzeccata sia la regia frenetica con la mdp a mano che rincorre i movimenti dei suoi protagonisti che il montaggio sfasato, ideale per rendere al meglio questo "Pomeriggio di un giorno da cani" all'amatriciana.
Stranamente insipida tendente allo scemotto la sceneggiatura di Fiandra, docente della NUCT.

Bel corto.
Realizzato bene, ottima regia a tratti troppo lenta ma credo sia voluta.
Otimmo cast artistico .
Dalla serie se gli attori funzionano funziona anche il resto.

Il voto é già un opinione sul corto "FRATELLI" ma desidero anche motivarlo.
Mi sono sentita subito trascinare da quel movimento che si avverte nel cielo vivo dove scorrono i titoli di presentazione e questa sensazione di proiezione dentro il tutto é stata costante.
Infatti, FRATELLI strappa dalla vita reale una storia tra tante che, pur non essendo la storia di tutti ci coinvolge profondamente. La tensione dei personaggi e la carica emotiva, che ben si evincono dalle interpretazioni degli stessi, tocca quasi anche lo spettatore seduto comodo in poltrona. E questo, quasi fosse uno di loro, non ha il tempo di riflettere sul da farsi e segue con più sensi lo "schermo". E che dire dell'intenzionalità di tenere lo spettatore-protagonista incollato alla storia, per lo meno io mi sono sentita di partecipare, intuendo lo scorrere del trama laddove gli eventi si completavano quasi fossero pezzi di puzzle, scoperti qua e là, e senza un apparente filo conduttore (perchè scarno di riempitivi che svelano tutto a priori), sepur orientati verso un finale tutto da scoprire ma che nel frattempo non ti chiedi come possa o debba essere. Per concludere, al di là della spinta riflessiva cui accompagna nell'insieme questo valido cortometraggio, ho trovato molto interessante che il "fratellino dalla testa calda" piangesse senza piangere e questo perche' l'avrei fatto io, da spettattore, x compensare e completare quell'interagire spontaneo cui si aspira nel voler condividere un proprio messaggio.
Grazie per questa capacità di fotografare la vita senza giudicarla.

M. B.

Veramente un bel cortometraggio. Ottime le interpretazioni di tutti gli attori, soprattutto di Simone Gandolfo che si ricava un ruolo azzeccatissimo. Peccato per alcuni clichè che sinceramente potevano essere evitati e per il finale che lascia un pò perplessi, ma la regia è davvero notevole così come tutto il cast tecnico.

Si ieri sono andatoa vederlo al Politecnico visto che non sono potuta andare alla Premiere anche se mi aveva invitato un mio amico.
A parte il fatto che in quel cinema si vede male ma credo sia un problema di proiettore.
Per carita' come mediometraggio e' fatto bene quello che non capisco èperche fare mediometraggi invece che un lungo? e un propdotto atipico perche dura 30 minuti credo con i titoli .
io non so le problematiche della produzione ma mi sembra che la storia scorra bene e secondo me uno sforzo produttivo ci stava.
D'altronde il cinema indipendente mi sa che in Italia sta prendendo il sopravvento sulle grandi majore e forse potevano riuscirci tramite il product placement.
Comunque passiamo al commento del film.
Premetto che sono una conoscente del regista che e 'anche un bravo scalatore ma non mi risparmio certo le critiche negative
allora iniziamo:
Come dicevo ben realizzato anche se la fotografia non mi fa impazzire troppa luce in alcune scene e piatta nella scena dei due protagonisti il ragazzo e la ragazza a letto che sono anche bravi ma la luce secondo me poteva essere fatta meglio.
La regia e troppo lenta in alcune scene dove invece secondo me dovrebbe avere un ritmo piu blando.
Fotografia in alcune scene come dicevo un po' piatta ma nell'insieme puo essere accettabile,
La storia e' ottima, si vede che è stata sceneggiata da uno del mestiere, anche se i dialoghi non sono ma solo in qualche scene coerenti con le reazioni degli attori.
Passiamo a questi attori.
Io non conoscevo parte del cast tranne Nello Mascia che ho visto a Venezia nel film la ragazza del lago, e Reggiani che ha fatto filmetti per ragazzini, ma questo non toglie il merito che sia un bravo attore.
Devo dire che sono stati tutti credibili dal primo all'ultimo complimenti forse proprio loro sostengono il film fino all'ultimo fotogramma sicuramente non sono tronisti o veline bravi veramente!
Tutti alla pari anche se questo Andreani per un attimo mi ha fatto credere veramente che nella vita oltre all 'attore potesse veramente fare quello che ha fatto nel film complimenti per l'interprtazione del personaggio.
Bravo Gandolfo che interpreta uno il fratello di Reggiani risulta sempre credibile. ottima l interpretazione della ragazza anche se un po' insicura su alcune battute .Reggiani ha dato prova della sua bravura e sostiene con il suo sguardo molto espressivo le scene piu difficili e introspettive.
Tutto il resto del cast anche se hanno un ruolo minore hanno veramente credo dato il massimo per la buona riuscita e ci sono riusciti.
La musica e' bella acnhe se secondo me e veramente troppo trascurata.

SI ANCHE IO SON D'ACCORDO ANCHE SE IN PARTE CON LE PERSONE CHE HANNO COMMENTATO QUESTO MEDIOMETRAGGIO.
OTTIMA REGIA ANCHE SE A MOMENTI UN PO' LENTA SOPRATUTTO NELLE SCENE FINALI SECONDO ME NELLE SCENE DEL CONFLITTO A FUOCO TRA I POLIZIOTTI E I MALVIVENTI DOVEVA ESSERCI PIU' MOVIMENTO E PIU' COLPI DI ARMA DA FUOCO MA QUESTA E SOLO UNA MIA CONSIDERAZIONE.
PER IL RESTO BRAVI ATTORI, MI E PIACIUTO ANCHE A ME QUESTO ANDREANI MAI VISTO PRIMA IN UN ALTRO FILM, DAVVERO BRAVO, E POI MI E PIACIUTO MOLTO IL RAGAZZO PRIMO REGGIANI MOLTO ESPRESSIVO.
L'ATTRICE CHE INTERPRETA LA MADRE DEI RAGAZZI E BRAVISSIMA, COSI COME LA DIRETTRICE DELLA BANCA ANCHE SE MI SEMBRA MOLTO TELEVISIVA.
PER IL RESTO LA STORIA E RACCONTATA BENE E CON MOLTA CRUDEZZA.
VOTO UN BEL 7 VALE LA PENA VEDERLO .
ELISABETTA

Nel panorama cinematografico italiano, ultimamente piatto e sterile a livelli assai sconcertanti, è davvero una sorpresa e un piacere veder emergere un film, anche se di soli ventotto minuti, del livello di “Fratelli”.
Questa pellicola, nata da un’idea originale di Giuseppe Milazzo Andreani e scritta da Guido Fiandra e da Andra Di Bari, che ne è anche regista, si dimostra fin dalle prime immagini un’opera solida e ben strutturata.
“Fratelli” racconta la storia di una rapina in banca e di un gruppo eterogeneo di personaggi che si rendono protagonisti di tale gesto estremo.
La sceneggiatura ricorre ad un uso frequente, ma mai pigro né fine a se stesso, di flashback che permettono di caratterizzare puntualmente e rapidamente ogni singolo personaggio. Rispondendo così intelligentemente a quell’imperativo di brevità, che è intrinseco alla natura stessa del cortometraggio, l’utilizzazione dei flashback garantisce un ritmo narrativo incalzante e straordinariamente compatto, che trascina lo spettatore nella vita privata di ciascun protagonista, invitandolo a scoprire le sue ragioni più intime. È sapiente l’occhio del regista che non esprime nessun giudizio morale sui personaggi, ma semplicemente racconta le loro microstorie individuali.
“Fratelli” ha anche il pregio di unire una trama avvincente, asciutta e coinvolgente ad una vasta gamma di considerazioni umane e sociali quali il disagio giovanile, i legami familiari, il rapporto con il denaro, la carenza di lavoro, la difficoltà delle relazioni personali, la corruzione di una società che non ha più nessun punto di riferimento a cui aggrapparsi.
“Fratelli” è il risultato di uno sforzo produttivo indipendente fatto da chi nel cinema ancora crede e vuole crederci. È una faro che brilla nelle tenebre che da tempo avvolgono la cinematografia italiana.

la produzione mi ha invitato via mail tramite una newsletter .
Io sono molto scettica e non credo molto nella buona riuscita dei mediometraggi in Italia anche perche' sinceramente non hanno mercato.
Ma dopo aver visto questo piccolo capolavoro mi sono dovuta ricredere.
La regia e ' ottima bravissimo questo Di Bari .
La sceneggiatura appare molto solida e la storia e ' un crescendo di flashback i dialoghi mi sono piaciuti un po' meno ma alla fine reggono bene.
Il film ha un ottimo ritmo, gli attori interpretano i ruoli in maniera egregia uno su tutti quello che interpreta il ruolo di roberto credo si chiami Giuseppe Milazzo Andreani se non erro, stessa cosa per Reggiani anche se con quella faccia da bravo ragazzo dimostra poca dimestichezza con la pistola e comunque rimane sempre credibile, Mascia l'ho gia visto nel film l uomo in piu e mi era piaciuto tanto qui fa una piccola parte, bravo anche il ragazzo che interpreta l altro fratello di Reggiani .
Comunque un ottimo prodotto sicuramente superiore a tanti film italiani che fanno veramente pena .
Poi la cosa piu bella e' che in settimana esce al cinema e' credo sia un evento visto che di solito i corti e i mediometraggi non arrivano neanche nelle sale parrocchiali e poche persone credono in questi short film, compresa io ma ora devo veramente tornare sui miei passi complimenti ! sicuramente da vedere.

ieri ho visto questo mediometraggio in anteprima a Roma.
Ragazzi e veramente bello! e poi dicono che gli attori italiani non sono bravi.
A parte Primo Reggiani che cosi non l avevo mai visto, e sicuramente ha reso moltissimo nel suo ruolo in fratelli che in altri film che lui ha fatto, ma mi ha lasciato esterefatto la prova d'attore di Giuseppe Milazzo Andreani, interpreta il ruolo alla perfezione senza sbavature fino all' ultima scena .
Il resto del cast e veramente eccellente.
Ottima la regia pochissime sbavature anzi nessuna le musiche e la sigla finale delle vibrazioni sono la ciliegina sulla torta da premiare veramente.