fred il ribelle (1941)

Regia senza sbavature quella di Lang che può contare su una sceneggiatura interessante e ben costruita, in bilico tra i momenti leggeri e quelli più crudi. Anche l'apporto del cast è molto efficace e la storia scorre bene in maniera fluida e coinvolgente.

Dopo aver preso le misure con il genere grazie al precedente "Il vendicatore di Jess il bandito" Lang si cimenta di nuovo con il western raccontando una storia di conflitti famigliari sullo sfondo di una pagina storica autentica, ovvero la costruzione della prima rete telegrafica americana intercontinentale. Come quasi sempre nei film del regista il destino è in agguato con il suo conto salato da pagare, tuttavia c'è anche tanto humour, nella prima parte, per stemperare gli animi dei cittadini di Omaha ( il comico-macchietta obbligato a seguire la spedizione mette simpatia solo a guardarlo ) ed anche un lavoro di cesello non indifferente sulle psicologie e le caratteristiche umane dei personaggi principali, specie del protagonista ( un pò meno su quella del fratello bandito, trattato con un pò di superficialità ). E se "Rancho Notoriuos" rimarrà il capolavoro inarrivabile di Lang per quanto riguarda il campo dei western, questa pellicola al suo confronto non sfigura affatto, perchè la storia che racconta è credibile ed è sorretta da un buon senso del ritmo.
Titolo italiano completamente fuorviante: nel film non c'è nessun ribelle di nome Fred.