gallo cedrone (1998)

Comunque bellissimo film comico, purtroppo ha il peso di dover reggere il confronto con altre cose eccellenti di Carlo e lo fa solo in poche scene. Geniale comunque l'invenzione dei personaggi e delle loro "pazzie".
Da non perdere perchè non delude affatto.
Inoltre, purtroppo, mai stampato per il noleggio.

In sintesi, Verdone porta per l'ennesima volta sul grande schermo il personaggio del burino/coatto romano che tanto l'ha reso famoso e che noi oramai conosciamo a menadito. L'inizio del film è riuscitissimo (mi ha fatto sbracare), ma la storia con la cognata cieca che trova il suo svolgimento per più della metà del film mi ha annoiato non poco. L'ho trovata poco creativa.
"Gallo Cedrone" è un film un pò fiacco, ma che comunque vale la pena vedere.

SPOILER

D'accordissimo con il commento di The Gaunt; davvero, è un film che conta più per cosa ha da dire che per intrinsici meriti cinematografici.

E' vero, questo Gallo cedrone non è tra i migliori film del regista, ma diciamo che comunque come film offre un gran bello spaccato di un certo tipo di italiano.

Molto buona soprattutto la parte iniziale, visto che poi si scade praticamente nel pretestuoso.

Bravo comunque Verdone; film consigliato.

Tra i peggiori film di Verdone: tutto troppo prevedibile, situazioni comiche facili facili e poco divertenti. Uno dei preferiti filoni verdoniani, ampiamente trattato e altrettanto ampiamente esaurito. Non era meglio girare pagina?

Verdone dove sei?

Verdone prova a risollevarsi dall'impasse creativa ributtandosi a capofitto in una delle sue macchiette più riuscite, quella del coatto, rivedendola ed aggiornandola.
Fallendo miseramente.
Il personaggio non graffia mai, è privo di mordente e le sue "coattate" annoiano senza divertire.

Molto bello e divertente. Non dò un voto più alto perchè la storia con la cognata è effettivamente troppo lunga - e inoltre

SPOILER

Però ha molte gag divertenti come quella di Elvis e del quiz sui rumori delle macchine... Forte

Pesante,pesante e pesante. Si fa fatica a considerare il personaggio principale una metafora di un quarantenne di fine millennio,nullafacente , un po' sbandato ,caotico,ma che riesce alla fine ad avere il suo pubblico. La caricatura è troppo forte,i personaggi sono studiati in modo ingenuo ed infantile e i dialoghi onestamente non brillano in originalità. Gli spunti comici non mancano ,ma sono spesso la riedizione di passate gag di Verdone a cui è stato cambiato solo il look esteriore.
Troppo lunga inoltre la storia tra Armando e la cognata:sembra quasi che non avendo molte idee,Verdone abbia puntato a dilatare uno dei flashback.
Un po' deludente