Negli anni '30 Monroe Stahr (De Niro), carismatico e dispotico capo della produzione di una grande società hollywoodiana, entra in crisi quando incontra una ragazza che gli ricorda la moglie defunta.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Fitzgerald-Kazan ci mostrano e descrivono la debolezza dell'uomo che, per quanto possa essere autoritario e dispotico, diventa fragile e disarmato al cospetto della potenza dell'amore, presentata come la più profonda forma di "dittatura" esistente. Monroe (impersonato da un carismatico De Niro), abituato a imporre agli sceneggiatori dipendenti della casa produttrice di cui è socio i suoi dettami e il suo personale punto di vista, si troverà, in una sorta di ribaltamento delle parti, ad essere il comandato: ciò lo destabilizzerà e ne determinerà un crisi che sembra irreversibile, tanto da fargli perdere il controllo della sua vita, che fino a poco tempo prima era salda nelle sue mani. "The last tycoon" contiene indubbiamente dei momenti di alto cinema (come quello in cui Monroe enuclea la sua idea di cinema con una straordinaria metafora che fa finzione l'essenza dell prodotto cinematografico, o le sequenze intense e poetiche degli incontri notturni tra i due effimeri amanti), ma la sua eccessiva prolissità ne fa un'opera riuscita solo in parte. Peccato, probabilmente si tratta di un capolavoro mancato.