gloria mundi (2019) 

Lo sguardo di Daniel, dopo vent'anni passati in carcere, è diretto una Marsiglia completamente cambiata e quasi irricionoscibile ai suoi occhi. Una ambiente dove si muove la sua famiglia, sempre sulle soglie della sopravvivenza, tra lavori precari e da vecchie generazioni che sostanzialmente mantengono quelle nuove. Anche coloro che apparentemente ce la fanno (sulle disgrazie degli altri), smarriscono ogni senso morale nei confroni di loro stessi e degli altri, marcando un egoismo che non sa guardare aldilà del proprio naso. Il film di Guédiguian descrive questo senso di mancanza di solidarità fra individui, evidenziando la differenza dei tempi che furono con quelli attuali. La denuncia però è debole, manca una vera profondità sia nel contesto che dei personaggi e rimanendo solo nella superficiale descrizione.