herbert west: re-animator (2017)

L'unica cosa positiva di questo film è che dura meno di 80 minuti, il resto è un qualcosa di incredibilmente noioso, totalmente incapace di coinvolgere o intrigare. Certamente il livello piuttosto mediocre del cast contribuisce a rendere tutto meno sopportabile, ma anche i dialoghi e la storia presentata con una certa lentezza narrativa non aiutano nella visione...e tutto scivola via lentamente, noiosamente ma inesorabilmente verso l'oblìo totale.

Prendendo spunto da un famoso racconto di Lovecraft, Zuccon realizza un film che in meno di 90 minuti dice molte cose e che salta con disinvoltura dall'horror al metafisico. Grazie ad una fotografia mutaforme e viscerale, ad una regia più che solida e ad un manipolo di attori convincenti, abbiamo un'opera che trascende il classico filmetto dell'orrore un pò di splatter che ci si potrebbe aspettare dal titolo (soprattutto per chi conosce le opere dello scrittore di Providence e soprattutto i film ne se sono già stati tratti - uno su tutti "Reanimator"); Zuccon non cade nel tranello e riesce a creare qualcosa di particolare, un'opera che scava più a fondo, e che in un delirio onirico ci porta nei meandri di quello che può trovarsi tra la vita e la morte. Magari alcuni passaggi risultano un pò criptici e non del tutto chiari ma l'interesse non viene mai meno; nel finale si perde un pò di vista lo spirito più sanguigno e carnale che caratterizza la prima parte della pellicola e ci si immerge in una atmosfera maggiormente riflessiva e filosofica con scenari estranianti, ma rientra nell'originalità dell'opera. Ottimi anche gli effetti speciali. Un film che va analizzato e...magari tutti i film italiani fossero così!