hong kong colpo su colpo (1998)

Il film inizia con una delirante gara di risciò, e da lì la trama inanella una serie di trovate assurde che centrano il bersaglio dell'autoparodia. Laddove Double Team vedeva Tsui Hark filtrare la sua sensibilità hongkonghese tra le pieghe di una sceneggiatura d'azione americana standard, Knock Off è un film di Hong Kong in tutto e per tutto, ma con l'attrattiva delle star internazionali a fare da surplus. Ne viene fuori un film ibrido, un tarocco d'alta classe (non a caso la contraffazione è uno dei temi portanti della storia) caratterizzato da un'azione ultra-dinamica che lascia spazio a tutto il culto di Tsui per il montaggio frenetico (mai viste transizioni e split-screen usati in maniera più creativa).
La macchina da presa scivola all'interno delle scarpe, si arrampica su mille superfici e rotola lungo altrettanti spazi angusti in un modo che farà scuola a innumerevoli cineasti, da Tony Scott ad Ang Lee, per arrivare a Gareth Evans. L'accoppiata Jean Claude Van Damme/Rob Schneider è talmente mal assortita da regalarci alcune gag buddy movie sorprendentemente funzionali. E anche se la sceneggiatura è adagiata su uno schema da action spionistico pieno di doppi-giochi, raggiri e dinamiche geopolitiche fin troppo macchinose, la sensazione generale di caos frenetico finisce per fare da impeccabile rappresentazione della Hong Kong di fine millennio: multiculturale, ultratecnologica e in preda a una frastornante frenesia capitalistica.

Action/trash assurdo ed imbarazzante.
Nonostante la simpatia dei protagonisti (Van Damme, Schneider, Rochon) e le mirabolanti coreografie di Sammo Hung (comunque parecchio al di sotto degli standard hongkonghesi), il film risulta pesante, noioso, e molto poco scorrevole.
La regia frenetica e videoclippara di Hark è veramente da mal di testa (carrellate vertiginose, soggettive inutili), gli stacchi in montaggio sono troppi, e quei pochi effetti speciali sono davvero scadenti. Anche la trama è fin troppo complicata per un film del genere; e ovviamente, la spettacolarità è la prima a risentire di tutte queste lacune. Per non parlare del finale... scandaloso oltre ogni limite.

Fatto male, poco coinvolgente, e nettamente inferiore al giocattolone "Double Team" di appena un anno prima; quello sì che era divertente ed esaltante.
Questo "Knock Off" invece sì fa fatica a seguirlo già dai primi minuti, anche senza pretese.
Mediocre.



Nota: nelle prime scene Van Damme (ribadisco, fortuna che il protagonista è lui) ha uno scambio di battute con Dennis Chan... che era il suo caro maestro Xian nel leggendario "Kickboxer".

Non si capisce se vuole essere un film serio o no, Hark quando lavora con Van Damme va nel pallone secondo me, la coppia Jean Claude - Schneider mi piace molto, non me la sento di dare meno di sei a questo film perchè io quando vedo un film di Van Damme mi aspetto azione azione e azione, poi trama mediocre, effetti speciali pessimi, dialoghi mediocri,ciònonostante non è il suo film peggiore, se vuoi un action usa e getta da passare una serata in compagnia di calci volanti e pallottole, escludendo Chuck Norris questo film può andare.

ahahah...l'ho visto la settimana scorsa e mi sono fatto delle sane risate...cioè non ho mica capito se vuol'essere un film serio oppure una sorta di parodia!!!fatto sta che fa proprio schifo,a partire dagli effetti speciali che credo abbia curato un bimbo di 7 anni al massimo...per il resto non c'è nulla da salvare!!!l'unico motivo per il quale non da 1 è dato dal fatto che è talmente mal fatto che sembra un comico!!!

Oddio,ho appena finito di vedere sta "trashata" su italia 1 giusto perchè non avevo niente da fare..dialoghi e recitazioni vergognose,sceneggiatura che affoga dalla tanta acqua che fa....santoddio....che robaccia.

Secondo film di Hark in trasferta americana. E questo è addirittura peggiore del precedente. Non c'è traccia dell'Hark di "The blade" e "A better tomorrow 3" e anzi, questo "Hong kong colpo su colpo" è proprio imbarazzante.

Senza senso, recitato in maniera pessima con piani sequenza demenziali che sembrano la parodia del cinema honkongese di Hark, Woo, Lam e soci.
Grazie al cielo dopo questo film Hark è tornato a casa e ha fatto un film (Time and tide) non bello, ma almeno un minimo presentabile.