il cacciatore regia di Michael Cimino USA 1978
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

il cacciatore (1978)

Commenti e Risposte sul film Recensione sul film Curiosità sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film IL CACCIATORE

Titolo Originale: THE DEER HUNTER

RegiaMichael Cimino

InterpretiRobert De Niro, John Cazale, John Savage, Christopher Walken, Meryl Streep, George Dzundza, Chuck Aspegren, Shirley Stoler

Durata: h 3.03
NazionalitàUSA 1978
Genereguerra
Al cinema nell'Agosto 1978

•  Altri film di Michael Cimino

Trama del film Il cacciatore

Tre operai partono per il Vietnam dove vengono fatti prigionieri dai Vietcong. Nonostante riescano a fuggire, quella spaventosa esperienza li segna per tutta la vita. Uno dei tre troverà a Saigon la morte che aveva sempre inseguito con accanimento.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   8,70 / 10 (288 voti)8,70Grafico
Voto Recensore:   9,50 / 10  9,50
Miglior filmMiglior regiaMiglior attore non protagonista (Christopher Walken)Miglior montaggioMiglior sonoro
VINCITORE DI 5 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior attore non protagonista (Christopher Walken), Miglior montaggio, Miglior sonoro
Miglior regista (Michael Cimino)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior regista (Michael Cimino)
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Il cacciatore, 288 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

kafka62  @  03/03/2018 15:23:20
   9½ / 10
Ho sempre ritenuto fondamentalmente sbagliato che una recensione cinematografica potesse essere negativamente condizionata da elementi non strettamente cinematografici, quali l'ideologia o la morale. Tanti anni di ottusa e sciagurata critica marxista e cattolica hanno contribuito a rafforzare ulteriormente in me questa convinzione, fino a renderla sacra e inviolabile. Ciononostante, parlando de "Il cacciatore", credo che non sia possibile fare a meno di distinguere il côté ideologico da quello puramente estetico o emozionale. Sotto il primo punto di vista, l'opera di Cimino si rivela oltremodo equivoca ed ambigua. Il regista fa infatti un film sulla "sporca guerra" (e per di più un film importante, destinato – per l'approccio autoriale, per il cast all stars, per i mezzi finanziari profusi – a lasciare un segno indelebile sulla storia del cinema più recente) senza preoccuparsi minimamente di indagare quali siano state le responsabilità storiche e politiche del conflitto. Per Cimino, cineasta epico, affascinato dal tema hemingwayano del destino e della grande prova, il Vietnam è prima di tutto una fatalità che incombe su una generazione ignara ed innocente e fa assumere al film, fin dalla lunga sequenza della festa (l'arrivo del sergente dei marines, le gocce di liquore che cadono sul vestito della sposa), i connotati di una tragedia di stampo classico. Mentre Coppola, nel suo coevo "Apocalypse now", descrive una guerra astratta, dalle connotazioni psicanalitiche e mitopoietiche, Cimino ne fa la proiezione di una lotta prometeica dell'uomo contro il fato, ingiusta e deplorevole quanto si vuole, ma sostanzialmente al di fuori del suo controllo. Facendo ciò, egli non mette mai in discussione l'America, ma al contrario fa intonare alla fine del film un "God bless America" collettivo e purificatore, che sembra lavare le coscienze da ogni possibile senso di colpa. Il male, se c'è, non sta nell'aver voluto impegnarsi in una guerra sbagliata, ma è qualcosa di ontologico, di inevitabile, oppure è lontano, incistato laggiù, in quella Saigon o in quelle giungle orientali che assomigliano tanto a dei gironi danteschi. Non sorprende quindi che Cimino, con una ardita forzatura simbolica, riduca l'orrore della guerra al gioco stupido e perverso della roulette russa. Si tratta di una scelta opinabile, discutibile e ambigua, ma a ben vedere coerente per chi della guerra non sa che vedere un solo aspetto, una sola dimensione, quella di una generazione che, pur mutilata nella carne e nello spirito, rimane incapace di (o non vuole) capire il significato ultimo degli eventi. Cimino è un regista sincero, le sue emozioni sono autentiche, ma il dramma dei suoi personaggi è inevitabilmente quello di un melò revisionato in chiave moderna (similmente a film come "Il grande freddo", in cui un atteggiamento vagamente liberal tradisce una nostalgia inconfondibilmente conservatrice). Non solo, ma "Il cacciatore" ha un altro grave torto da farsi perdonare, quello di essere stato l'involontario precursore di tanti film destrorsi e revanchisti (alla Chuck Norris o alla Rambo, tanto per intenderci), che hanno giudicato il Vietnam solo nell'ottica di in affronto subìto, da vendicare ad ogni costo.
Considerandolo da un punto di vista meno ristretto, "Il cacciatore" è però un grande, anzi un grandissimo film. Maestoso e fluente come una pellicola di King Vidor, delicato e romantico come un melò di Borzage, cruento e parossistico come un western di Peckinpah, il film alterna uno sguardo distaccato, quasi documentaristico (l'arrivo di Mike a Saigon), a tratti addirittura antropologico (la festa della comunità russa), ad una visione che esalta invece, enfatizzandoli e in qualche modo mitizzandoli, i tratti psicologici dei singoli personaggi, anche quelli secondari come lo Stan di John Cazale o il John di George Dzundza. Saga collettiva e drammi personali, grandi avvenimenti pubblici e piccole vicissitudini private, si succedono senza soluzione di continuità, con un respiro ora solenne ora intimistico, senza però che mai il regista rinunci a una dimensione dilatata e ipertrofica della narrazione. Il materiale filmico si viene a coagulare naturalmente intorno a pochi blocchi narrativi (le nozze di Steven, il Vietnam, il ritorno a casa di Mike), che rappresentano dei veri e propri film nel film (la lunghissima festa, quasi un'ora di magnifico cinema, o la sequenza della prigionia e della fuga dal campo vietcong), anche in virtù della predilezione di Cimino per la componente ritualistica (il matrimonio e il funerale, la caccia e la roulette russa, descritti con minuziosa meticolosità). Il vero problema è che Cimino stenta alquanto a legare in una forma narrativamente accettabile questi blocchi diegetici: come dimostrerà ancor di più ne "I cancelli del cielo", egli difetta di quella capacità, che è più di un organizzatore del dècoupage che di un montatore, di costruire organicamente e ritmicamente la vicenda. Così il film, ideologicamente manicheo, anche narrativamente risulta formato da rigide contrapposizioni: la cittadina di Clayton, le montagne della Pennsylvania e il Vietnam contengono sì delle lunghe e perfette sequenze, ma il passaggio dalle une alle altre risulta a volte brutale. Se in alcuni casi (ad esempio, il passaggio dalla battuta di caccia alla guerra del Vietnam, giustificato dal fulmineo precipitare dei personaggi nel vortice della guerra, proprio come in un incubo – non a caso, Mike si sveglia nella giungla nel pieno di un combattimento) questo montaggio appare accettabile, in altri casi invece l'antirealismo degli stacchi è decisamente irritante.
Nonostante i suoi innegabili difetti, "Il cacciatore" è un film vitale ed energico (ma anche sommesso ed elegiaco), ricco di suggestioni visive e, soprattutto, capace di catalizzare i sentimenti più estremi in scene dall'intensità emotiva talmente forte da risultare a volte quasi insostenibile: insomma, un film a suo modo memorabile. Gran parte del merito di questo exploit va ovviamente riconosciuto agli interpreti, tutti strepitosi: Robert De Niro, carismatico e protettivo, mai così bravo come nella sequenza della roulette russa nella capanna nordvietnamita (con quello sguardo freddo e determinato che si camuffa dietro un ghigno fintamente ebete e condiscendente); Meryl Streep, dolce e tormentata, davvero deliziosa e non ancora rovinata dall'istrionismo della grande attrice; Christopher Walken, perfetto nel rappresentare l'irreversibile caduta di Nick nella follia catatonica e autodistruttiva; e ancora John Cazale, di gran lunga il miglior caratterista americano degli anni settanta.

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

100 di questi anni30 notti con il mio exa deadly american marriage: il caso jason corbetta different mana real paina working manamichemaiandy warhol - the american dreamanoraapril, come she willaragoste a manhattanarsaattack on titan: the last attackbastion 36becoming led zeppelinberlino, estate '42biancaneve (2025)black bag - doppio giocoblack dogblack mirror - stagione 7black teablur: to the endbridget jones - un amore di ragazzocarlo mazzacurati - una certa idea di cinemacharlotte, una di noicherry juicecloudcolpi d'amorecome gocce d'acquacome se non ci fosse un domani (2025)cosi' com’e'death of a unicorndi noi 4diciannovedivertimento (2022)dreamsdrop - accetta o rifiutae poi si vedeeden (2025)elfkins - missione gadgeteternity packageeyes everywherefamiglia imbarazzi - la maledizione dello zoccolofear street: prom queenfinal destination: bloodlinesfino alle montagnefiume o morte!flight risk - trappola ad alta quotafollementefrancesca e giovannifuorig20gen_generazione romanticagino & friends eroi per la citta'gioco pericolosoglobal harmonyguglielmo tellguida pratica per insegnantihavoc
 NEW
heart eyes - appuntamento con la mortehereticho visto un rehokage - ombra di fuocohollandholly (2023)i colori dell'anima - the colors withini peccatoriihostageil bacio della cavallettail bambino di cristalloil caso belle steineril complottistail critico - crimini tra le righeil maestro e margherita (2025)il migliore dei maliil mio amore, ti fara' sparireil mio compleannoil mohicanoil nibbioil quadro rubatoil seme del fico sacroin viaggio con mio figlioio non sono nessunoio ti conoscojulie ha un segretokaiju no.8: mission reconkarate kid: legendsla casa degli sguardila citta' proibita (2025)la fossa delle mariannela gazza ladrala guerra di cesarela solitudine dei non amatila storia di patrice e michella trama feniciala vita da grandil'albero (2025)l'amico fedelel'amore che hol'amore che non muorel'amore, in teorialargo winch - il prezzo del denarole assaggiatricile donne al balcone - the balconetteslee millerl'erede (2025)l'esorcismo di emma schmidt - the rituallilo & stitch (2025)l'isola degli idealistil'origine del mondol'orto americanolove (2024)l'ultima regina - firebrandl'ultima sfida (2025)malamore (2025)mani nudemaracuda - diventare grandi e' una giunglamauro corona - la mia vita finche' capitamickey 17mirtillo: numerus ixmission: impossible - the final reckoningmisteri dal profondomoon il pandamr. morfinamuori di lein-egonella tana dei lupi 2 - panteranoi e lorononnasnonostantenottefondaoperazione vendettaopus - venera la tua stellapaddington in peru'paternal leaveper amore di una donnaprophecypuan - il professorequeerquesta sono ioreinasritrovarsi a tokyoscomode verita`sconfort zone - stagione 1screamboatsenza sangue
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasex (2025)silenzio!sons (2025)sotto le fogliestoria di una nottestrange darlingthe accountant 2the alto knights - i due volti del criminethe bayouthe breaking icethe chosen - ultima cenathe last showgirlthe legend of ochithe monkeythe shrouds - segreti sepoltithe sowerthe woman in the yardthunderbolts*tornando a esttu quoqueu.s. palmeseun film minecraftun posto sicuro (2025)una barca in giardinouna figliauna fottuta bugiauna viaggiatrice a seouluna vita da sogno - l'abbagliountil dawn - fino all'albavoci di poterew muozzart!
 NEW
warfare - tempo di guerrawerewolveswhen it rains in la

1061876 commenti su 52120 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A MISTAKEBERLIN NOBODYBLOW THE NIGHT! LET’S SPEND THE NIGHT TOGETHERCOMMANDO NINJACOMMANDO NINJA 2: INVASION AMERICACREATURA DEL DIAVOLODUPLICE INGANNOGEHARA - IL MOSTRO CAPELLONEGRIDLOCK! LA CITTA' E' IN PERICOOLOHOPKINSIL MALEDETTOISLAND ON FIREJUST IN TIME - APPENA IN TEMPOKICKBOXERS - I GUERRIERI DEL DESERTOL'ETERNAUTA - STAGIONE 1L'INFERNO DI UNA DONNALONG DISTANCE - SENZA OSSIGENONO ALLA VIOLENZANOMADNUDE ON THE MOONREIGO - IL MOSTRO DEGLI ABISSISAM & KATESCOOBY-DOO! E IL RITORNO SULL'ISOLA DEGLI ZOMBIETHE AIMED SCHOOLTHE BIGGEST PUNCHTHE INVISIBLE MAN VS THE HUMAN FLYTHE VISITANSUN AMORE SOTTO I RIFLETTORIUNA SPADA PER L'IMPEROVIAGGIO AD ALTROVE: SCOOBY-DOO! INCONTRA LEONE IL CANE FIFONEWARLOCK MOONWOMANEATER

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net