il campo di cipolle (1979)

Un film che risente tantissimo il peso degli anni. Fa già abbastanza ridere come i due malviventi si facciano scappare via il poliziotto che era a non più di 3 metri da loro, veramente imbarazzante. L'attore malvivente di colore sopra le righe, sempre timoroso e piagnucolante. Brutta anche la prova di Savage, praticamente monoespressivo da inizio a fine. Bocciato!

Un film tra il noir, il poliziesco e il dramma, che ho sempre apprezzato, ma non ho mai capito perchè sia così poco considerato. Un gran bel cast, in cui solo Savage era abbastanza noto all'epoca (era il suo periodo d'oro, infatti le sue pellicole precedenti erano "Il Cacciatore ed "Hair"), ma poi Ted Danson e James Woods lo supereranno come carriera. Una storia coinvolgente che mi ha incuriosito sulle vicende reali che hanno ispirato il film.

Una storia molto interessante interpretata ottimamente in primis da un ispirato James Woods e un ottimo e sofferto John Savage. L'inizio forse è un po' compassato, ma il coinvolgimento cresce sempre più fino alla scena clou del campo di cipolle. Si passa poi al dramma psicologico di accuse reciproche, mentre la parte meno sviluppata purtroppo è quella legale, che richiedeva maggiore chiarezza espositiva. Peccato, mi sarebbe piaciuto capire meglio come sono riusciti ad evitare la pena che sembrava scontata.

Alla fine della visione sono rimasto davvero a bocca asciutta!
Ottimo cast con un James Woods ancora più fulminato del solito (fisicamente alla stregua di Walken in "il Cacciatore")...storia intrigante ed atmosfere che nella parte iniziale non deludono.
Dalla seconda metà la sceneggiatura si fa macchinosa ma sopratutto confusa sino a dover dire che "Non ci ho capito una mazza"...non è chiaro per quale motivo questa vicenda termini in quel modo!
Secondo me la regia se non pessima si può dire sia mediocre...la sceneggiatura è scritta con i piedi e dopo un inizio più che buono tutto va a rotoli tra noia ed omissioni.
La sufficienza è solo per il cast ed il soggetto ma la messa in scena è insufficiente.

Non conoscevo nulla della storia su cui è basato il film, perciò credo che mi risulti più facile parlarne.
Proprio a fine visione ho sentito il bisogno di dover indagare un pò in giro in merito perchè, per quanto gli attori fossero ottimi, la confezione raffinata e la curiosità sempre alta, si fa fatica a capire che succede e il perchè succede (soprattutto nella seconda parte con i vari processi e gli stratagemmi usati dai due assassini in tribunale per ridurre la pena inflitta loro alla prima sentenza). Un casino anche con la timeline, la scena prima sono nel 63 la scena dopo sono passati otto anni e lo spettatore arriva a capirlo dopo un sacco di tempo. Altro esempio con la crisi depressiva del personaggio di Savage (ottimo); non fosse stato appunto per la sua brillante recitazione non sarei mai riuscito a capire del perchè il suo personaggio facesse quel che faceva (tipo quando rubava nei negozi).
Una narrazione troppo frammentata che rende la visione, per quanto intensa, leggermente pesante. Ad ogni modo, come detto più su, è recitato benissimo (in una piccola parte c'è pure Christopher Lloyd) e ci sono certe scene veramente difficili da mandar giù (come il fattaccio nel luogo del titolo, un'ondata di violenza che arriva all'improvviso come se ricevessi una secchiata d'acqua gelida mentre dormi tranquillo).

E' un bel film, solo difficile da capire. Tratta un fatto di cronaca molto delicato che in effetti ha fatto molto più parlare di quanto il film lasci intendere. E questa è l'unica colpa che posso fargli; per il resto, rimane un bel pugno alla stomaco con un Woods decisamente da brividi.

Una storia vera ben raccontata soprattutto dal lato psicologico dei personaggi e in questo caso gli attori ( tutti ) hanno giocato un ruolo fondamentale. Il film è girato però troppo frettolosamente e qualche cosa si perde durante lo scorrere ma è ottima e carica di tensione la scena del campo di cipolle ( le urla mettono i brividi ). Temi importanti. Comparsa veloce per Anthony Hopkins e Christopher Lloyd.

Tratto d un fatto realmente accaduto, Il campo di cipolle è la cronaca essenziale di uno dei più lunghi processi della storia della California. Poliziesco abbastanza atipico, che ha al suo interno altri generi come il legal thriller e il filone carcerario, è il racconto del dramma vissuto dall'Agente Hettinger divorato dai propri sensi di colpa (ottimo Savage) ed è un'accusa a tutti quei paradossi legislativi che permettono al criminale (bravissimo Woods) di farla franca.