il delitto di therese desqueyroux (1962)

L'alta borghesia di provincia, rigidamente codificata da convenzioni e tabù, sottilmente più gretta rispetto alle apparenze che deve mantenere rispettabilità di fronte alla pubblica piazza. Se il matrimonio poteva, ingenuamente, essere una via d'uscita ad un percorso predestinato, si rivela ancora più opprimente. E' un annullamento progressivo di ambizioni e desideri da sacrificare sull'altare del buon nome, del mantenimento quella rispettabilità che va oltre i personaggi che la osteggiano o che la sposano in pieno. E' un sistema invisibile che regola vite e destini, a cui solo la fuga e ripartire da zero può rappresentare una speranza. Il film Franju non è corrosivo come potrebbe essere un Clouzot, che della vita di provincia ha disegnato dei ritratti spietati, ma tende ad essere più angosciante e opprimente fin dalla primissima sequenza con quella piazza così vuota e silenziosa da essere realmente sinistra. Bravissima la Riva a trattegiare il suo personaggio, dalle illusioni giovanili fino alla totale disillusione e annullamento spirituale e fisico del suo essere. Ottimo anche Noiret, marito non completamente malvagio ma esponente di un mondo che la protagonista vuole respingere a tutti i costi.