il fulgore di dony (2017)

Avete presente quei fastidiosissimi film sentimentali adolescenziali di Federico Moccia, dove c'è una liceale scema, con il solito sfigatello che le va appresso ma lei si innamora del classico ****ccione che ha solo l'imbarazzo della scelta e non se la ka.ga di pezzo? Ecco, la parte iniziale di questo film è esattamente così, solo condita in salsa Avati, quindi in chiave più realistica e meno favoletta rosa. Per fortuna che poi c'è un risvolto che rende la storia più drammatica ed interessante...ma purtroppo non la salva dal melenso, lo stucchevole ed il prevedibilissimo. Per dirne una: la scena in cui lo psichiatra minorile si commuove fà troppo romanzo melodrammatico d'appendice dell' 800! La reazione dei genitori della protagonista mi è saputa troppo da manuale. La recitazione degli attori è troppo affettata e sincopata tanto da rendere quasi incomprensibili alcune battute ed i dialoghi sono tutt'altro che verosimili. Uno dei lavori più trascurabili di Avati...e infatti non a caso è un film tv!

Una dramedy televisiva diretta da Pupi Avati.
Greta Zuccheri Montanari è la più convincente del cast, gli altri suoi più blasonati colleghi appaiono invece poco abili nel ruolo, forse perchè poco abituati ad allontanarsi da certi personaggi che li hanno resi famosi (il riferimento è tutto per Giulio Scarpati, molto lontano dal personaggio sensibile e moralmente irreprensibile de UN MEDICO IN FAMIGLIA). Il resto si barcamena come può e a salvare questa fiction è l'importanza del contesto e la capacità di coinvolgere emotivamente lo spettatore.