il legionario (2021)

Tranquillamente evitabile.

Il personaggio di Daniel è il perfetto esempio di un individuo scisso tra due mondi: da una parte l'unico celerino nero e dall'altra con una madre ed un fratello che abitano abusivamente in un palazzone occupato. Germano Gentile è bravo nel trsatteggiare questo personaggio che cerca di tenere i piedi in due staffe: essere fedele alla famiglia della celere, ma allo stesso tempo non rinnegare il proprio sangue e le proprie origini. Una situazione veramente scomoda come scomode sono le immagini purtroppo quotidiane ma poco conosciute degli sgomberi di abusivi. Malgrado non ci sia un budget consistente l'esordio di questo regista bielorusso naturalizzato italiano fa ben sperare. Riesce a coniugare abbastanza bene genere, denuncia sociale e buone prove attoriali. Da tenere d'occhio questo Papou.

Prodotto abbastanza originale e coraggioso ma che si perde un pò a metà tra le vicende personali e quelle sociali non seguendo mai troppo nè l'una nè l'altra strada .
Bene gli attori

Film certamente interessante ma un po' esasperato nei toni, dove le caratteristiche dei personaggi appaiono un po' artefatte per lo scopo che si vuole raggiungere.
Sono poco propenso ad assecondare il fatto che la polizia di stato venga vista come la parte malsana, mentre si avalla l'occupazione di uno stabile che deve esclusivamente riguardare l'aspetto politico-burocratico di una città.
Il cast se la cava bene, la regia esordiente non soffre di particolari mancanze e la narrazione procede in maniera fluida, anche se un po' fumosa nella sceneggiatura.
Merita una visione.