h2odio (2006)

Film sicuramente non eccezionale di Infascelli, ma che comunque ho apprezzato, nel complesso. Ci ho trovato diversi spunti interessanti, anche se l'ho visto diverso tempo fa e, sebbene non mi avesse fatto una cattiva impressione, non ricordo molto. Quindi, per me non è stato piuttosto memorabile, in verità.

L'idea di fondo non sarebbe neanche malvagia ma lo sviluppo è assolutamente improponibile,la sceneggiatura è tediosa,i dialoghi insulsi e la recitazione assolutamente scadente,anche le musiche sono utilizzate male.
Infascelli tenta di colmare il vuoto attraverso virtuosismi che però risultano inutili quando non fastidiosi.
Un thriller claustrofobico che vorrebbe avere venature psicologiche piuttosto noioso,mal fatto e dimenticabile.

Generalmente sottovalutato; volutamente ambizioso e tronco, spesante ed abbastanza curato, provoca e contiene a fasi alterne.

Attrattivo anche a livello di locandina (discreto il digipack del dvd), pesca un pò da Weir, alterna facce conosciute (la Crescentini e c'è pure una Platinette versione non truccata) ad attrici meno lanciate.

E' un film con una sua inventiva, una sua attrattiva, che poteva esser meno astratto; non del tutto riuscito, questo suo voler esser alternativo nello stile, nella trama (buona l'idea del digiuno totale), nella regia finisce alla fine ad esser anche un pò la sua forza.

Infascellli ha comunque fatto di meglio.

Trama imbarazzante, attrici da sagra dell'uva (tolta la Crescentini), chi ha scritto i dialoghi probabilmente era sotto l'effetto di acidi, colonna sonora fastidiosa, e fotografia pietosa.
Capisco il budget vicino allo zero ma questo film spruzza pretenziosità da tutti gli angoli.
Almeno la locandina è carina! (solo quello purtroppo)

Parte male, continua male e finisce male, attrici a livello delle ragazze che fanno teatro a scuola, troppo confusionario e senza senso, da buttare

Sperimentale, ma non affascina.
Soggetto interessante, ma il film non convince.

Una pellicola che affoga nella sua stessa sostanza. Acqua, acqua e solo acqua.

Lynch ubriaco (farebbe di meglio).

Bo, non so neanche come valutare questo lavoro di Infascelli. Un film sperimentale, ma la trama è praticamente priva di significato ed è abbastanza compiaciuta. Poi è anche noiosetto, ma per fortuna non è richiesta troppa attenzione, perché il montaggio è quello che è, un po' messo a caso e quindi significati non ce ne sono come ho detto. Recitazioni così così.
Invece la regia e la fotografia sono discrete, e alcuni momenti sono abbastanza interessanti, ma la cosa che mi fa alzare il voto è sicuramente la colonna sonora: bellissima musica post-rock, e nei titoli di coda c'è pure "Odi et Amo" di Johann Johannsson.
C'è la sensazione che Infascelli sia un ragazzo dotato, però che in questo film si sia impegnato solo a metà. Magari avrà il tempo di migliorare in futuro.
Evitabile, comunque bisogna almeno sostenere che è un genere difficile, e se guardiamo la situazione italiana di oggi troviamo di peggio.

Una copertina che invoglia ( gli argentiani mi capiranno)
un esperimento, il primo in assoluto, di uscita "prima nazionale" appoggiandosi per scelta al canale delle edicole e dei giornali.
Una Carolina Crescentini imberbe, quasi irriconoscibile ( ma non ha gli occhioni azzurri?)
Le ultime frasi scritte basterebbero ad ergere il presente come semi capolavoro del genio Infascelli, regista grande, profondo, intenso, osservatore acuto, pieno di pregi e ricco dentro ( si veda il lungo commento "Vox Sua" al Siero delle Vanità - suo bel film che reca questo commento nella versione in vendita dvd, rara a trovarsi...io l'ho e ho potuto apprezzare)e per questo incompreso.
Tuttavia la pellicola poteva essere diversa e meno noiosa e non c'era bisogno di spendere di più.
Un voto forse ingiusto, basso, se penso all'idea e a vari aspetti. Un voto che non riconosce la grandezza ilcinque e mezzo; purtroppo però devo quotare il film come tale e un pò ci si annoia.

Irriverente e provocatoria la sua distribuzione... non del tutto convincente la messa in piega dove l'idea convince ma la rappresentazione è orfana di buona tecnica. Troppo difensivista la didascalia finale che quasi funge da paravento nel caso il "messaggio" non fosse stato recepito. La Conti non è neanche male...

Poco convincente questo film di Infascelli sebbene l'incipit di fondo non sia male e fino ad un certo punto riesce persino ad essere intrigante nel suo graduale straniamento nei confronti della realtà, accentuata dal senso di isolamento dell'ambientazione, fino al lento scivolamento nella foliia.
Se le premesse potevano essere promettenti, troppo narcisismo nella regia, orientata alla ricerca della sequenza accattivante fine a stessa, rovina tutto fino ad arrivare a momenti di irritazione insopportabile. Nemmeno la recitazione è su livelli eccelsi, penalizzata oltretutto da un doppiaggio scandaloso.

A mio avviso l'idea di fondo è carina. Cinque ragazze pronte ad isolarsi dal mondo ed effettuare una dieta basata solo su liquidi.
Peccato che come idea sia stata sfruttata malissimo. Un mix di esoterismo e splatter recitate pessimamente dalle cinque attrici e doppiate ancora peggio.
Il film annoia, quasi subito. L'unica cosa che, forse, si potrebbe salvare è la fotografia che riesce a catturare ambientazioni magiche e rilassanti trovandosi, invece, in scene che narrano tutto l'opposto. E, purtroppo, l'unico pregio che H2Odio poteva avere si unisce ai suoi numerosi difetti. Non ci si fa nemmeno caso, ahimé.

Se si voleva sviluppare un film psicologico visionario come conseguenza alla dieta, poteva anche valere la visione.
Ma vista la trama, visto il modo in cui il regista ha deciso di sfornare questa cosa - perché non è un film - e vista la capacità recitativa degradante ... forse è meglio così.
Non lo raccomanderei mai.

ma quale lungometraggio artistico ed indipendente??? mi sa proprio che non abbiamo visto lo stesso "film" (se così si può chiamare)... Questo H2odio è uno dei "film" più sciatti, noiosi e incredibilmente pretenziosi che abbia mai visto. All'inizio si potrebbe dire anche che parte bene, se non consideriamo l'assoluta assurdità di alcuni dialoghi già citati, ma poi viene lentamente la voglia di cestinare il film il prima possibile: essì... lo spettatore infatti arrivato a metà film deve sorbirsi una buona mezz'oretta di flashback che inizialmente possono sembrare affascinanti e ben fatti ma che già dopo qualche minuto iniziano a stancare terribilmente; se poi ci aggiungiamo anche la presenza di quel pseudo-intellettuale che è Platinette... beh, allora il riultato finale non può che sfiorare la catastrofe...

non sono stata a leggere tutti i commenti..

però alcuni commenti denotano proprio una banalità e un'ignoranza davvero totali...

secondo me il film è ricco di simbolismi, le riprese OVVIAMENTE sono riprese particolari ma non si possono considerare errori tecnici come alcuni dicono...è chiaro che se uno se ne intende un po' di cinema..questo film è classificabile come un film sperimentale, un lungometraggio alternativo e non il classico film convenzionale

sono davvero stupita dalla mancanza di apertura mentale e culturale che si legge in tanti commenti

ad ogni modo le cose che secondo me disturbano nel film sono la dizione e la pronuncia, ci sono troppe ragazze che parlano con accento straniero, il che alla lunga risulta fastidioso, potevano metterne soltanto una, anche la ragazza con i dread ha una dizione molto forzata che non è piacevole

mi è piaciuto di questo film il fatto di essere crudo e senza lieto fine, nessuna soddisfazione nel vedere la protagonista morta (anche se se ne può ipotizzare un suicidio) e nessuno salvo, mi ha ricordato come atmosfere claustrofobiche, rapporti tra donne ecc l'horror inglese "the descent" anche quello crudo e senza lieto fine.

chiaramente tutti quelli che sono abituati al cinema patinato, ai videoclip dei rapper che sembrano degli spot di dolce e gabbana non possono capire bene questo film.

Non posso paragonarlo ad altri corto\lungo metraggi sperimentali artistici che ho visto, però non è male

la versione in inglese è decisamente migliore per i problemi di dizione di cui parlavo prima.

L'h2o visto, alla fine l'h2o visto! E spero di non diventare idrofobo dopo questa traumatica visione.
Allora, questo è uno dei pochi casi in cui di un film, non c'è nulla da salvare. Ma proprio nulla. E' una mer.da.
Il livello della recitazione è tremendo, la regia è penosa, con sovrapposizioni di immagini a casaccio e con primi piani così maldestri che è un miracolo che la mdp non vada a sbattere in faccia alle "attrici". E per favore non definiamo questo film visionario o surreale perché questi termini vanno usati per una ben precisa tipologia di film, non per questo caso patologico.
E la presunzione del regista è talmente palese che è l'unica cosa che fa paura.
A parte l'intelligenza, l'udito è il senso più calpestato: non bastano i dialoghi più stupidi mai sentiti, ma ci si mettono anche certe strimpellate rock nella colonna sonora che non c'entrano nulla.
La storia in sé era interessante e doveva essere sfruttata meglio: la sindrome del gemello evanescente poteva essere uno stupendo caso da risolvere per il Dr. House, ad esempio.
Ora, io non avevo nulla contro questo Infascelli, non sapevo neanche chi era (leggo qui che è stato su Mtv, che io di solito non guardo), ma adesso vorrei tanto denunciarlo per pubblico oltraggio alla decenza o per vilipendio al cinema: ma sicuramente lo assolverebbero per incapacità di intendere e di volere o con l'infermità mentale.

premetto che il film mi è stato consigliato da un amico che domani riceverà parecchi insulti...
regia orrenda e altezzosa,sembra proprio che il regista si piaccia e si creda un grande artista quando invece non penso capisca niente di cinema.il suo intento e sovrapporre immagini a caso sperando che lo spettatore lo reputi un genio solo perchè fa un'inquadratura un pò stravagante o ci butta li un dialogo filosofico.
attrici da incarcerare insieme al regista,totalmente incapaci di recitare così come di parlare italiano.
colonna sonora inutile che non segue minimamente il film,suoni uguali per mezz'ora che continuano anche quando il film ha totalmente cambiato registro.
mi è totalmente scaduto quando ho visto platinette(in versione uomo)recitare nel film.
difficilmente si può trovare di peggio!!

che c.agata di film!!!

mi è piaciuto.... assurdo, epilettico, visionario. il miglior Alex Infascelli. Peccato per la recitazione e per l'accento italiano delle fanciulle

Onestamente, non trovo le parole per descrivere questo film. Dire che fa addormentare lo spettatore mi sembra fare un complimento. Non provo particolari sentimenti d'odio nei confronti del regista, lo ammetto, anche perchè l'idea di base non è male. Non sono un'esperta di cinema ma mi piacciono gli horror e non mi spavento facilmente. Questo film è terribilmente noioso, lento e soporifero.
Si poteva fare molto meglio, con tutt'altra trama.

SPOILER

Sarà che avevo letto recensione e gran parte dei commenti su questo sito, ed ho affrontato il film con l'idea fissa che fosse una cazz.ata, ma ogni singola frase pronunciata mi è parsa banale. E forse non conta che ero stato influenzato precedentemente, è proprio così...
L'idea sarebbe stata anche buona (molto buona davvero) se fosse stata affrontata diversamente, senza presunzioni, senza forzature che vogliono far sembrare il film poetico e incomprensibile.
Ma Alex Infascelli, che millanta un ego smisurato, pecca di eccessiva autostima e allora risulta ridicolo più e più volte: attrici fastidiose, scene senza senso, pessimi discorsi ("anche l'orso Yoghi era un drogato, avrebbe rubato persino uno stereo per un barattolo di miele").
E poi perchè il diario viene scritto in inglese. Perchèèèèè ??????
Maledetta lingua che ha invaso il mondo. Forse Infascelli doveva dimostrare la sua internazionalità e la sua predilizione per il mondo americano in cui ha vissuto.
L'anomala procedura di distribuzione è stata spiegata dall'Infascelli come una tattica per evitare le limitazioni alla sua libertà registica che le grandi produzioni impongono (essendo lui un gran regista...) e la locandina invece non può che essere l'ultima invenzione per rendere visibile il film agli occhi degli appassionati.
Purtroppo tutte queste trovate con l'unico scopo di guadagnare al film l'appellativo di "strano" e "atipico" lo riducono ancor di più in un'operazione fallimentare, bocciata in pieno da tutti e, da noi si direbbe, in una sbruffonata.

Ah e ovviamente ridicola la pretesa di affrontare l'argomento della sindrome del gemello evanescente.

Sono diversi anni che il cinema italiano continua nella sua parabola, spirale infinita sarebbe il termine più adatto, discendente. Ogni anno l'utenza riceve grossi calci nelle palle da vari filmucoli da incasso: si passa da un Vanzina ad un Muccino (junior, senior, a voi la scelta), fino ad arrivare a Parenti, Moccia... Il ritorno allo schermo del Pappi Corsicato (se ne sentiva la mancanza?) di turno, per alcuni rappresenta il ritorno del nostro cinema "alternativo" e ricerato...
Grandi "giovani" come Sorrentino e Garrone, rappresentano il defibrillatore che con cadenza irregolare rianima il nostro cinema agonizzante, caduto forse in un coma irreversibile. Siamo poi i primi che tessiamo le lodi, di giovani o nuovi, registi stranieri come Miike, Aja, Aronofsky, Du Welz...
Poi tra fiumi di pellicole lobotomizzanti ne esce una come "H2Odio", e stranamente si assiste ad un vero e proprio linciaggio di massa. Che il film in questione sia dedicato ad una ristretta parte dell'utenza è cosa chiara fin dal titolo. L'odiato Infascelli, massi' quello di "brend niu di emtivi' ", al fronte di una sceneggiatura deboluccia e piuttosto semplice, sforna una regia di tutto rispetto, classica ed allucinata allo stesso tempo, talvolta con grandi intuzioni a livello di scelte, tempi e montaggio, e con una fotografia davvero molto bella. L'idea di partenza del film è sicuramente originale ed interessante e seppur sviluppata in modo semplice e piuttosto lineare, puo' contare su discreti sviluppi all'interno della trama stessa. Non si nota una pretestuosità di fondo nel lavoro del regista, ma piuttosto si nota la volontà di fare un lavoro registico sperimentale piuttosto libero, basato si su una storia, ma soprattutto sulle sensazioni che immagini, dai colori saturi e bellissimi, e musiche, ipnotiche e azzeccatissime, riescono a suscitare nello spettatore. Tutti questi elementi fanno passare anche in secondo piano un doppiaggio davvero scadente e delle interpretazioni non sempre irresistibili. Anche i tanto crticati dialoghi, seppur non avrebbero fatto la gioia di un Socrate in vena di una chiaccherata, sono in linea e coerenti con tutto lo spirito del film, e contribuiscono anzi a mantenere quel necessario senso di onirico ed irrazionalità verso quello cui si assiste.
L'epilogo della storia se da una parte risulta scontato, dall'altra lascia un'inaspettata e inquietante riflessione allo spettatore, e soprattutto da delle risposte su diversi dettagli che restano in sospeso durante tutto il proseguio del film.
Alex Infascelli dimostra di avere una solida abilità nel raccontare storie fuori dal comune, e dimostra inoltre di avere il coraggio di proporre un cinema nuovo, visionario e libero, fuori dagli schemi, in Italia dove lavori del genere sono una chimera, al contrario di molti altri paesi esteri anche e soprattutto europei.
Un plauso a questo coraggioso autore, stranamente criticato e sottovalutato.

Irritante tanto quanto pretenzioso.
Nessun senso compiuto, nè nella storia nè nei personaggi; perfino i luoghi sono stati depauperati da ogni possibile atmosfera o bellezza.
Un film di cui non si capiscono gli scopi, pur prendendone in considerazione parecchi.
Però utile da far vedere alla fidanzata che vuol passare un week end solo con le amiche.

Ingredienti per un film di mer.da: una regia a dir poco imbarazzante, una sovrapposizione di immagini già inutili di per sè, una colonna sonora che sfida la saldezza dei nervi, dei dialoghi da tronista saccente della Maria De Filippi ("winnie pooh che si droga??" ma che cazz... "voglio essere un cerchio?" ma porc... "e io invece voglio essere un pennello" ma vaff...), cinque protagoniste antipatiche nel viso e nei gesti, Platinette che si destreggia nel cubo di Rubik (!!!!), un doppiaggio che inizia a dar fastidio dopo la terza parola pronunciata. In più aggiungiamoci pure che il regista (nemmeno lo voglio nominare) si crede un artista sotto tutti i punti di vista ed ecco che abbiamo uno dei film più brutti mai concepiti. Un pò come fece Aja con il suo "Alta tensione" per quanto riguarda il thriller-horror, qui l'Idiota con saccenza ed arroganza riesce ad autocompiacersi in questa sorta di dramma psicologico. Inoltre fa schifo pure la fotografia.

Pietoso.

Infascelli mi aveva piacevolmente stuzzicato con "Almost blue" ma poi totalmente deluso con l'orribile "Siero della vanità".
In questo film invece ha davvero saputo trasmettere certe visionarie sensazioni dando allo spettatore momenti di lineare lucidità spezzata da inaspettati deliri psicologici del personaggio. La regia è davvero innovativa...salta dallo statico al frenetico, dal colore tetro al vivo e viceversa è ovvio che in molti abbiano storto la bocca ma del resto certe rappresentazioni visive non sono affatto usuali tantomeno alla portata di chi è abituato ai soliti meccanismi audiovisivi che ormai ci propinano da anni . Certo non posso fare a meno di sottolineare alcuni dialoghi un po' troppo forzatamente "vuoti" e alcune lacune nella delucidazione della trama ma a tutto questo si puo' tranquillamente ovviare considerando il fatto che Infascelli ci vuole proporre una storia piuttosto semplice ma raccontata in modo davvero eclettico. L'unica sciochezza che davvero poteva essere evitata sta nel fatto che in mancanza di acqua le protagoniste potevano tranquillamente ricordarsi di essere circondate da un lago e a questo aspetto il buon Alex avrebbe potuto tranquillamente sostituirlo con un bel mare salato .
Per chiudere lancio una piccola provocazione chiedendo a tutti coloro che hanno totalemente condannato questo film perchè mai uno come Infascelli deve essere crocifisso per una scelta registica palesemente visionaria mentre un regista come David Linch ( maestro assoluto del genere) viene osannato ??

il film più noioso, pretenzioso e peggio recitato degli ultimi 10 anni. In assoluto.

ma che ***** di film è?

"Adoro Winnie the Pooh!" (Ma che ***** c'entra?)
"Io non lo sopportavo...cioè... voglio dire... pensaci... era come un drogato, avrebbe rubato uno stereo (?) per avere il miele"

"Brindiamo a questa magica corsa nella stratosfera del potenziale umano" (Mah...)

Ragazza vestita da farfalla (?) con tanto di ali ed antenne al seguito: "Vorrei essere una ruota per allienare tutti i miei chakra e perdere qualche kilo"

"Questo è un pennello, il che non significa che voglio essere un pennello (?), ma ne apprezzo le caratteristiche se è di qualità" (attenzione a doppi sensi tipo: "la libertà di tornare indietro dopo ogni pennellata"). E potrei andare avanti...

Ma andiamo subito all'epilogo per carità...
Si chiude la scena finale, ultime parole prima dei titoli di coda: "Sei tu il sopravvissuto?". La domanda sorge spontanea: "Al film?"

E se credete che il peggio sia identificabile con le ridicole interpretazioni del gruppetto di sgualdrinelle alternative, siete in errore.
Del resto vale la proporzione:
Infascelli : regia = Moccia : scrittura

Sinceramente non mi è sembrato poi così male questo filmetto un po' pesante e noioso, ma con idee carine. Nemmeno la regia mi sembra così penosa, da quel che ne capisco. Le atmosfere sono interessanti. Quello che ho trovato inacettabile sono state le interpretazioni e un certo trascinarsi della storia!

Ma che voti bassi per questo film. Io l'ho trovato molto particolare, estremamente cattivo, molto psichedelico e sperimantale, con particolari riferimenti a Dario Argento (e non è la prima volta nei film di Infascelli).
Un pò lento, ma comunque buono.
Lemming

Dopo aver visto il film e letto i commenti emerge una fatto: Infascelli sta sulle palle.
Vuoi per il suo passato e il suo atteggiamento da vissuto, vuoi per la sua voglia di strafare con una costante ricerca dell'inquadratura ad effetto e delle sequenze da pubblicità di mtv che portano spesso al limite della sopportazione, fatto sta che il giovane regista italiano non fa molto per ingraziarsi pubblico e critica.
Partendo da questo presupposto, credo che molti si siano accaniti su di lui su un film che non raggiunge la sufficenza ma forse completamente da buttare non è.

E non aiuta neache il fatto di avere un cast con un doppiaggio tra i peggiori mai sentiti: a parte la buona protagonista Chiara Conti, quando parlano le altre quattro ragazze viene da mettersi le mani dei capelli (Infascelli ci mette ancora del suo con dei dialoghi da quattordicenni alla prima canna).

Però, l'idea di fondo, sia per quanto riguarda l'acqua sia per la soluzione dell'enigma (parolone) non è da buttare, cosi come alcune sequenze

SPOILER nella marea di accelerazioni e sovrapposizioni.

Forse gli metto mezzo punto in più rispetto al valore effettivo: l'ultimo 4 1/2 l'avevo messo alla terza madre e, a paragone, questo l'ho trovato migliore (bella lotta comunque).

registicamente molto ben fatto,a tratti geniale. cupo,malinconico. dimostra iil talento visivo di questo regista ma anche un bisogno maggiore di uno script,una storia meglio sceneggiata,non che questa sia mal fatta,ma forse una migliore profondità dei protagonisti e dialoghi meglio studiati alzerebbero il livello generale di un film dal punto di vista dell'uso della macchina da presa,ottimo e aggiungerei che crea un atmosfera densa d'angoscia come pochi sanno fare tutt'oggi. bravo infascelli e speriamo in ulteriori miglioramenti

Mamma mia che voti bassi!!!
Che è successo, siamo diventati tutti esteti???
Non sarà un film straordinario, ma mettergli 1 mi sembra proprio cattiveria!!!
Poi magari esce un qualunque stupido horror americano e tutti gli mettono più di 6!!!
Non va bene... voglio contribuire ad alzare la media di H2odio, che secondo me è un bel film "de paura".
E' un film sperimentale con qualche passaggio a vuoto, ma tutto sommato il risultato non è così male.
Vediamo se riesco a convincere qualcuno a dargli un'altra possibilità:
1. i titoli di testa sono bellissimi, con un lento avvicinarsi all'isola fatale.
2. l'ambientazione è affascinante.
3. un cast tutto al femminile che non è niente male, fatto apposta per far emergere il peggio da un gruppo di donne (che lasciate da sole di solito tendono a scannarsi).
4. l'idea di base del film (compresa quella della dieta a base di acqua) è veramente molto originale e non mi stupirebbe se qualche produttore straniero si facesse tentare da un remake.
5. gli ultimi dieci minuti sono un bellissimo incubo, disturbante e crudele al punto giusto.
Insomma, una volta che un giovane regista italiano tira fuori un prodotto originale e sperimentale tutti lo affondano.
E poi non venitemi a parlare di "Almost blue", perchè H2odio è nettamente superiore!!!

il miglior Infascelli. Un film in cui non succede nulla, ma si "avverte" solo; l'angoscia è ai massimi livelli. Film davvero inquietante e disturbante.

Film interessante sotto parecchi punti di vista.

Vado controccorente, rispetto a tutti gli altri utenti, ma tant'é.

é confuso, parecchio, spesso noiosetto, ma, almeno, gioca la carta della sperimentazione.

Il finale è inquietante.

Strampalato, certo, ma non banale. Un esperimento riuscito a metà, ma non sicuramente il film orrendo che quasi tutti decantavano.

Inaccettabile!!!! Davvero uno dei peggiori film che abbia mai visto.
La cosa assurda è che 'sto sfi.gato di infascelli si crede il super artista inconpreso!!! Perchè questa gente deve fare cinema? Perchè lo deve fare in Italia, dove già il film di genere o è una commedia o non si fa? Perche? Perche???? PERCHE?????!!!!!!! NON E' UN FILM, E' UN CESSO!

Se infascelli se non si preoccuppasse di far vedere al mondo quanto è originale e personale nei suoi film, riuscirebbe a far vedere che non è così penoso come regista. Per quanto mi riguarda questo film merita i primi posto della flop. La trama è banalissima, si capisce già tutto dall'inizio e non si comprende quale sia il mistero da svelare, le attrici paiono tutte uscite dal circo di moira orfei, la qualità tecnica era migliore in pierino contro tutti.

hanno tanto esaltato il fatto che uscisse subito in edicola e non al cinema, ma credo che questa sia stata una scusa perchè chiunque si deve essererifutato di farlo uscire anche in una sola sala.

Film che ho trovato orribile, già il titolo avrebbe dovuto suggerirmi qualcosa, sinceramente non so se il film abbia qualche significato particolare, io non l'ho trovato, anzi mi sono annoiato a morte e a tratti innervosito parecchio..

lento, incomprensibile, noioso.....

almost blue non era male.niente per cui gridare al miracolo ma neanche da buttare.la telecamera nervosa,i cambi frenetici di inquadratura erano già ben presenti lì,certo,ma erano sopportabili.grazie a una trama lineare,una storia interessante,che faceva perdonare qualche virtuosismo registico fine a se stesso.
ma qua infascelli esagera,toppa e lo fa alla grande.
strizza troppo l'occhio all'art house e lo fa con la tipica arroganza di chi,seppur sia palese non abbia la genialità necessaria,vuole a tutti i costi fare il film che faccia rumore,faccia parlare di sè e,con un debole sotterfugio,faccia salire il regista sul piedistallo delle menti superiori.no,mi spiace,ma sono pochi quelli che possono ambire a tanto.il 90% di chi ci prova si rende ridicolo e non so come alex non se ne sia accorto.
secondo me è un ottimo regista che,con un bagno di modestia,può far parlare di sè.spero cambi registro in futuro.

Vedere questo film senza spegnere il DVD è stata una vera e propria impresa.Io vorrei veramente capire chi può aver scrittouna roba del genere.Tanti i propositi di Infascelli,l'acqua come...così tanti da dimenticarsi di tutto il resto queste ragazze che fanno un digiuno a base di acqua,e solo questo dovrebb bastare a capire l'andamento del film,per poi non rispettarlo.Quest'altra deficente della protagonista che ad un certo punto toglie anche l'acqua alle ragazze,che si disperano,senza però fare o dire nulla ad Olivia,MA DIAMINE STATE IN UN'ISOLA SU UN LAGO MICA STATE SPERDUTI SU UN'ISOLA CHISSà DOVE,L'ACQUA DEL LAGO SI PUò BERE E POI NON CREDO CHE IN UN'INTERAQ ISOLA NON CI SIA NEANCHE UNA BACCA DA MANGIARE.Per non parlare poi del cast che è l'unica cosa che fa veramente paura,con una recitazione da recita elementare,aiutata dai daloghi imbarazzanti.Per non parlare poi di Platinette,versione Mauro Coruzzi,che,non si capisce per quale motivo,sta tutto il ttempo a giocherellare con quel maledetto cubo di Rubick.Per quanto riguarda l'idea di distribuire il film in DVD per risollevare le sorti del cinema italiano poteva essere buona peccato l'abbia fatto proprio nell'anno in cui il cinema italiano ha fatto il botto nelle sale e non solo con i soliti film -panettone(vedi moretti e Notte prima degli esami,ma anche il piccolo,ma ottimo successo del documentario di Sabrina Guzzanti "Viva Zapatero").

La scena iniziale parrebbe prometetre bene, con l'arrivo graduale all'isola solcando il lago lentamente sulle note di una colonna sonora accattivante, poi il film inizia. Ed è assolutamente inguardabile.
Le cinque protagoniste sono particolarmente incapaci, aiutate peraltro da un doppiaggio raccapricciante e da dialoghi da ragazzino alternativotto di periferia. La trama non sta in piedi nemmeno con le stampelle e gli accorgimenti stilistici del nostro amico Alex sono tanto maldestri quanto arroganti: si va dalla classica macchina da presa in perenne movimento a voler indurre un senso di disorientamento, angoscia o chissà cos'altro, al ralenti nelle scene che si vorrebbero più truculente ma che si rivelano invero pregne di umorismo involontario.
In fin dei conti un film di serie z ebbro di un'arroganza e di una supponenza degna del miglior Soderberg.
A questo punto, invece di lamentarsi per gli elevati costi di distribuzione dei film nelle sale cinematografiche, ad Infascelli farebbe più che bene una bella doccia di umiltà e qualche lezione di regia.

mi aspettavo di certo il film che poi è, crudo, violento, pieno dei deliri di una giovane donna e della sua pazzia. il fatto è che io apprezzo molto i film intelligenti, che comunicano qualcosa, e mi dispiace criticare un film. questo comunica solo violenza, e forse sono stupida, ma non riesco a carpirne i segreti, il messaggio che vuole diffondere. qual è la morale? anzi, ce n'è una? h2odio ripugna in alcune scene, e ripeto che mi dispiace tantissimo dirlo. durante la scena dell'apertura della spalla, mi sono dovuta stendere un attimo sul divano dalla nausea. e io guardo anche film horror o comunque che spaventano, ma questo ti fa veramente disgusto. pur essendo un buon film, (bravissima la conti) non riesco a farmelo piacere. rivedo praticamente ogni film che vedo, questo non lo rivedrei mai. mi dispiace, forse non sono abbastanza sensibile o intelligente per capirlo. baci.

Viola mi ha prestato il dvd dicendo "Veditelo: è stupendo"......ma forse quando lei l'ha visto era fatta a marìa o -più probabilmente- pensava ai kaxxi suoi.......mah......
io non c'ho kapito un kaiser e mi so' fatto due diskrete palline.......'sto film è troppo un deliriooooooooooooooooooooooo e invito ki c'ha kapito qualkosa a spiegarmelo.......boh.....
mariterebbe un 4 pulito pulito, ma gli do' un punticino in più perkè le attrici so' bravine e, soprattutto, ha una più ke diskreta fotografia....per il resto.......uuuuuuuuuuuuuufffffffffffffffffffffffff :-(

mamma mia ke skifo....noioso,seza senso e monotono: 1 altra conferma dello squallore del cinema italiano

Questa distribuzione alternativa alla lunga sta diventando fastidiosa: prima annunciano che grazie al successo di tutte le copie vendute in DVD (si ma poi in quanti lo hanno effettivamente visto?) il film verrà anche proiettato al cinema (quando e se non si sa), poi appare Domenica 2 luglio su Mtv...
C'è qualcosa che non quadra. Inoltre il film ha delle splendide immagini che solo su un grande schermo da cinema vengono valorizzate. Mi sembra che Infascelli sia troppo avanti con i tempi uccidendo così il suo progetto per questioni esclusivamente economiche, ormai infatti è evidente che tutto questo giro di DVD e Tv sia solo per i soldini.


Il film non è bello.
Nonostante la lode per essere riuscito a realizzare un film "psichedelico" sognato da tutti i registi moderni, direi che è piuttosto deludente e sbilanciato: le immagini e le atmosfere sono interessanti (almeno all'inizio). Uno dei problemi sta nelle attrici che appena aprono bocca fanno subito intuire allo spettatore di stare di fronte al solito film italiano di bassa lega ma in questo caso molto meno modesto.
Un'altro problema è la storia, un incubo che porta a un tragico epilogo.... evidentissimo dai primi 5 minuti ed è per questo che il progetto appare noioso oltre al fatto che le continue atmosfere malate (e con i personaggi troppo italianizzati, anzi troppo romanizzati nonostante l'accento straniero bislacco) e il ritmo perennemente uguale, insieme alla pretesa di ipnotizzare lo spettatore, alla lunga stancano. Spesso si ha inoltre l'impressione che le inquadrature siano state fatte un pò alla "c.azzo di cane" stile Lucignolo, per poi essere montate con lunghe dissolvenze incrociate ottenendo un risultato sicuramente d'effetto che però qualsiasi persona con una telecamera e un pc potrebbe realizzare.
Le metafore inoltre sono veramente banali, mi viene in mente, una su tutte, il personaggio mezzo stizzito che come Caronte porta le ragazze all'inferno....a presagire la tragedia.. che in realtà arriva troppo tardi mettendo a dura prova la resistenza al sonno o alla distrazione dello spettatore.
Nel complesso risulta essere un film banale e forzatamente paranoico - punto di forza per infascelli - (la menata del gemello morto alla nascita nella realtà non è un complesso così forte da influenzare tutta la propria esistenza), e soprattutto risulta evidente il declino della professionalità di questo regista (?), insomma questo è un film che davvero chiunque potrebbe fare (aiutato dal direttore della fotografia, dal montatore e dalla troupe) e questo è probabilmente il fattore piu fastidioso anche considerando i due precedenti "capolavori" che infascelli, credendosi un grande regista forse incompreso, ci ha regalato... alla faccia della modestia.
Effettivamente l'unica cosa che balza agli occhi, pensando al regista è la sua assoluta mancanza di modestia: è un progetto troppo presuntuoso, sembra quasi che l'autore dica: " Se non ti è piaciuto o non l'hai capito il problema è solo tuo perche io ho fatto un capolavoro".
Io credo che Infascelli dimostri dopo ogni suo lavoro di essere un mediocre regista con tante idee carine, forse innovative, ma troppo confuse. Mi chiedo anche perchè a questo tipo sia concesso ancora di fare film e mi domando perchè ho scritto un commento così lungo considerando appunto che l'autore di certo non merita tutta questa attenzione.

Consiglio ai cinefili di vederlo tanto per capire quanto sia basso, confuso, patetico e amatoriale il cinema italiano alternativo rappresentato per fortuna, o purtroppo, da un unico esponente.

Faccio un commento da comune spettatore, non da esperto di cinema: il film risulta piuttosto noioso.
Nello spoiler c''è invece un commento tecnico di tipo medico...

SPOILER

Elogio il fatto di creare un nuovo tipo di cinema italiano, piuttosto alternativo rispetto alle molte fesserie che facciamo ogni hanno.
Bisogna guardare a nuove storie ed esplorare altri generi, non soltanto le commediette provinciali o il film impegnato. Questo film si puo tranquillamente esportare all'estero e non ha niente di provinciale (era ora).
Riguardo alla pellicola in se, non mi è piaciuta molto, ma solo a tratti. Manca una robusta sceneggiatura. Un storia che ti tenga sulle spine.
Continuiamo comunque su questa strada ed otterremo piccoli capolavori (come "AD Project" x es.)

Mi è piaciuta molto l'idea di distribuire questo film in dvd prima che al cinema. Molto meno invece il film in se. Aggiungo anche che si è trattata di un occasione mancata di far apprezzare anche in italia un tipo di cinema "alternativo" che solo dei bravi autori come Infascelli hanno il coraggio di fare. IL tocco e la bravura registica infatti sono fuori discussione e ci sono alcune immagini e scene davvero notevoli.
Quello che pero' manca è un filo conduttore che riesca a non far perdere l'attenzione allo spettatore, attenzione che per tutto il film va e viene a tratti proprio perche manca una vera e propria storia di base.
Da salvare, oltre come detto prima la regia in se, resta il finale.

Un giudizio estremamente negativo per il doppiaggio: le voci sono fastidiossissime, e se anche era voluto non mi è sembrata una gran bella idea.

FIlm a cavallo tra il thriller e il fantasy, che difficilmente ha qualcosa da spartire con la nostre solite produzioni. Una lode sicura va a questo nuova sperimentazione di infascelli, che gode di una perfetta scenografia, di un montaggio convulso apprezzabile però solo in alcuni momenti. La storia è certo abbastanza originale, ho trovato alcuni richiami forti alle sinistre ambientazioni di Saint Ange (unica cosa che avessi apprezzato di quel film) a alcuni immagini di Darkness ma soprattutto ad un classico come Blair Witch. Tuttavia il film risulta acerbo, molti dei profili dei soli 5 personaggi è solo accennati, la sceneggiatura che dopo un promettente inizio offre momenti asssolutamente deprimenti, mentre la scelta di un montaggio frenetico non da profondità al film, riducendo all'osso i momenti di vera angoscia. Il finale con citazione descrittiva della patologia madre della storia, di cui non anticiperò nulla, chiude il quadro. Insomma l'intento è apprezzabile ma il prodotto risente di assoluta mancanza di personalità e forse non osa come avrebbe dovuto.

Inizierei con il lasciar perdere il discorso riguardante la distribuzione anomala che è stata scelta per "H2odio",visto che ho gia' tentato di approfondire il discorso nel forum riguardante i film.
Detto cio' vorrei parlare esclusivamente della pellicola,una pellicola che a mio avviso non piacera' a molti ma che personalmente è riuscita ad affascinarmi.
La storia è infatti originale,Infascelli gira con stile moderno,sganciandosi dai soliti clichè del cinema italico, tentando di dare una direzione piu' '"internazionale" alla sua nuova fatica,il fatto che sia recitata nella versione originale in inglese la dice lunga...la forza di "H2odio" risede nel fatto che si distacca notevolmente dai soliti thriller/horror che sono passati nelle sale negli ultimi anni,Infascelli cerca la non facile via della sperimentazione e riesce nell'intento di creare una pellicola "malsana" anche grazie all'ausilio di un montaggio frenetico e schizzato (vedasi soprattutto nella parte in flashback),grazie alla musiche dolci ed allo stesso tempo inquietanti,grazie all'ambientazione realmente sinistra,grazie ai rumori ossessivi di sottofondo... fattori che con il protarsi della pellicola gli permettono di riuscire a mettere ansia ed inquietudine allo spettatore.
"H2odio" è un film disturbante,tanto quanto le sue protagoniste,perse in un quello che da gioco si trasforma ben presto in un incubo.
Finalmente un prodotto innovativo,che consiglio da vedersi soli di notte...sicuramente non mancano piccole pecche,ad esempio alcuni buchi di sceneggiatura,ma nel filone horror è risaputo che davanti ad alcune superficialita' è meglio far finta di nulla se si vuole realmente apprezzare il prodotto che si ha di fronte.
Molto brave le attrici (alcune al debutto),davvero ottima Chiara Conti,la trama è ben strutturata e lascia parecchi dubbi sino all'ultimo fotogramma che risolvera' in maniera esaustiva il mistero.