il mago di lublino (1979)

Yasha Mazur è un grande illusionista. A teatro come nella vita reale. Vive di illusioni e allo stesso tempo illude coloro che gli stanno intorno. Si illude di avere un ascendente verso il pubblico, in parte vero, ma gradualmente si di stacca dalla realtà stessa, incapace ormai di dominare situazioni o emozioni che lui stesso ha creato oppure alimentato. Golan asciuga molto il testo di riferimento e si nota specialmente nella parte finale in cui avviene il tentativo di espiare i propri peccati. L'ebraismo e il rapporto stesso con la religione sono marginalizzati rispetto al testo di riferimento, tanto da essere eccessivamente forzati all'estremo per rendere suggestiva la parte conclusiva.