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L'ambizione smodata di un uomo originata da ossessioni maniacali,il suo non fermarsi davanti a nulla,anche a costo di perdere stima e amicizie.Dal romanzo omonimo di David Peace, adattato per lo schermo dal quotato Peter Morgan e sostenuto dalla professionale regia di Tom Hooper, un bel film sul football,in particolar modo sulla storia di un eccentrico allenatore che portò al trionfo squadre fino ad allora misconosciute come Nottingham Forest e Derby County. Brian Clough,questo il suo nome,ex attaccante di buon livello,polemico,istrionico,intelligente,manovratore e borioso,individuo a suo modo integerrimo che con l'ausilio del fidato vice Peter Taylor raccolse successi a dir poco inimmaginabili.Il film si focalizza sui 44 giorni che lo videro come fallimentare allenatore del Leeds United,unico neo in una carriera impeccabile.Ci si concentra sulle motivazioni di tale insuccesso,portandoci spesso a ritroso nel tempo per meglio inquadrare le manie di un uomo cui la fama e il bisogno compulsivo di competere lo trascinarono ad un passo dal baratro. Splendidamente fotografato mediante tonalità cupe,"Il maledetto United" evidenzia più che altro i meccanismi societari e i rapporti tra gli addetti ai lavori,il lato agonistico è solo sfiorato e considerato l'esiguo budget non si poteva certo pensare di ricostruire i match in maniera spettacolare,cosa che viene comunque aggirata con prontezza per mezzo di dignitosi intermezzi calcistici e ad una narrazione scorrevole e incredibilmente coinvolgente.Bravo Michael Sheen,sembra di riconoscere Mourinho in alcune espressioni e non è bizzarro pensare che l'attore si sia ispirato al tecnico lusitano per dar maggiore forza al personaggio che affiancato a Timothy Spall funziona che è un piacere.