il principio del domino: la vita in gioco (1976)

Buona l'ambientazione di questo film con quel tono claustrofobico e senza apparente via d'uscita da cunicoli in cui imperversa la creatura con qualche ascendenza lovecraftiana. Personaggi abbastanza stereotipati ma tutto sommato funzionali al racconto che però non mostra alcuna sorpresa a livello narrativo né riesce a sfruttare appieno l'ambientazione. La creatura è abbastanza spaventosa nell'aspetto, perdipiù apprezzabile il fatto che sia un costrutto artigianale e non in CGI, però quando si muove mostra tutta la sua goffaggine nei movimenti e di conseguenza la rende meno spaventosa. Personalmente un film che dà la sensazione del bicchiere mezzo vuoto tenendo conto che il regista predilige gli spazi ristretti, come in Meander, per cui è strano che non riesca proprio nel suo campo specifico.

La fanta-politica che si mescola all'azione, con una parentesi rosa fuori registro e quindi poco convincente. Un tipico prodotto anni '70 post Watergate da tutti contro tutti, con Cia e servizi segreti protagonisti destinati come al solito ad incasinare la trama. A Kramer non riesce di dare un'anima a questo pastrocchio ed anche il cast risulta essere fuori fase, alla faccia dei nomi prestigiosi di cui si può fregiare. Un film inconcludente anche per un epilogo

SPOILER

Interessante film che passa da una prima parte di dramma carcerario (più convincente), a una seconda di thriller politico, ma vederlo oggi risulta un po' datato e non imperdibile, causa qualche calo di ritmo e certe scene telefonate. Regia e cast sottotono. Bella la citazione di Kafka e non male il finale amaro.

Pellicola interessante e disincantata, ma a cui manca qualcosa per alzarsi al di sopra della solita denuncia, un po' meccanica, delle solite spietate organizzazioni segrete governative o paragovernative. Vedere comunque un cast di attori di questo calibro è sempre un piacere.

Forse il vero problema del film è il cast troppo spaesato nonostante ci sia uno come Eli Wallach, oltre che a Hackman, che in quanto a emozioni ne sa qualcosa. La trama è a sfondo politico, schematica e poco aggressiva ma pur sempre girata con un certo tatto da Kramer, regista molto dotato. Un buon montaggio risulta essere la cosa migliore della pellicola.

Solido film un pò d'azione e un pò spionistico.
Cast eccezionale!
Gene Hackman è sempre una garanzia.