innocenza e turbamento (1974)

Discretissimo ( anche se uno dei tanti ,infiniti,troppi) clone di "Malizia".
Molto appropriato il titolo.
Lei e' sempre uno splendore e qui in modo particolare il regista ( avulso assai a questo genere) utilizza le sue forme in maniera netta e spregiudicata, assai più che in altri prodotti analoghi ( vedasi la scena nella vasca e quella della pittura dei muri ,veramente audaci e conturbanti per l' epoca).
Il moccioso di turno e più antipatico del solito,e i momenti migliori ,in termini di recitazione, li offrono Caprioli (ancora una volta nei panni del satiro mezzo impotente) e Stander ( il moribondo allettato della commedia italiana).
Si rivede spesso in tv di recente in seconda serata, anche se in una pessima copia che meriterebbe un po' di restauro.

Un Dallamano poco riconoscibile, diverso dal solito, che è quasi in zona Laurenti/Tarantini.

Fa piacere, in tutti i sensi, vedere la Fenech, qualcosa dello stile del regista si carpisce comunque e il film è vedibile, ma diciamo che siamo di molto sotto riguardo al suo standard.

Una mera commedia scollacciata che in più ha dalla sua perlomeno qualcosa di autoriale.

Puntare su visi più famosi inoltre male non avrebbe fatto.