it lives inside (2023)

Il demone "Piśāca" della mitologia induista è il protagonista di questo horror ambientato in Usa che perseguita una famiglia indiana. Commistione che poteva essere sulla carta interessante ma lo svolgimento è in parte deludente cadendo nei soliti clichè narrativi del genere, come del resto tanti altri prodotti simili. La giovane "Samidha" che cerca di integrarsi nel paese dove vive è in continuo conflitto con la madre "Poorna" integerrima tradizionalista della sua cultura di appartenenza, madre e figlia ritrovano il loro legame familiare con l'arrivo nelle loro vite del demone. Creatura neanche ben realizzata che si vede solamente nella parte finale. Niente di nuovo sul fronte indo-occidentale...

Folklore indiano alla base di questo horror made in usa, però aldilà dello spunto ci si indirizza verso binari già battuti molte volte. La sottotrama dell'integrazione di una giovane indiana di seconda generazione in un nuovo contesto poteva essere interessante. Un padre che si è adeguato ai ritmi del nuovo paese ed una madre ancora fortemente tradizionalista. Lo smarrimento della protagonista è reso bene però viene lasciato cadere a favore di questo demone o spirito malvagio che si nutre di emozioni negative. Aldilà di qualche spunto è un horror che non ha originalità e diventa prevedibile fin dalle prime battute.

Sono parecchi gli horror che attingono dal folklore di diversi paesi, stavolta tocca all'India fare i conti con il demone di turno.
L'atmosfera ricreata è abbastanza valida, la creatura invece non ha nulla di memorabile quando decide di farsi vedere e alcune scene non hanno nulla di originale da evidenziare. Sonoro e fotografia giocano un ruolo importante, nei film di questo genere, ma questa volta non sembrano riuscire nell'intento e gli jumpscares risultano abbastanza telefonati.
In sostanza, non ci si annoia ma tutto sa di già visto e rivisto.