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Curioso questo documentario di Infascelli su Raffaele Minichiello, autore del dirottamento più lungo della storia dell'aviazione: un semplice volo fa Los Angeles-San Francisco diventa transoceanico per giungere alla fine fino a Roma. Molto centrato sul protagonista che racconta tanto di sè stesso, del suo difficile ambientamento negli Stati Uniti e la scelta di entrare nei Marines ed andare in Vietnam per essere in qualche modo accettato come americano. La prima parte del documentario con molto materiale di repertorio dello stesso Minichiello è praticamente un film, con tutte le evidenti contraddizioni del personaggio, che si ricostruisce una vita in Italia, trova lavoro e forma una famiglia, ma poco fortunato giacchè rimane vedovo per due volte. E' un uomo che si concede molto ma all'interno dei suoi ricchi racconti si intuisce che potrebbe dire molto di più. Parla tanto ma nasconde tanto. Ed infatti il finale lascia, perlomeno a livello personale, un senso di amaro. Per fare un paragone, è come se ti presentassero la tua pietanza preferita al tavolo ma puoi concederti solo un assaggio. Probabile che tale scelta derivi dal fatto che avresti dovuto fare un documentario a parte ed in fondo è coerente con il senso di un'operazione dove il fuori campo possiede altrettanta importanza rispetto a ciò che viene rappresentato.