la citta' della gioia (1992)

e pensare che se non fosse per Patrick Swayze(il Ridge del grande schermo)questo film sarebbe stato giudicato in maniera migliore da tutti....fortunatamente gli attori non protagonisti ci sono e si vedono pure

non ho letto il libro e quindi non posso fare alcun confronto.

Mi aspettavo un film struggente e invece sono rimasto profondamente deluso.

Il film è lento e senza mordente. Tanti piccoli fatti, la maggior parte dei quali poco coinvolgenti.

La realtà indiana è rappresentata in modo molto, troppo mediocre.

E' meramente un confronto tra buoni e cattivi, e non comunica praticamente nulla riguardo la drammatica situazione che vive giornalmente in India la stragrande maggioranza della popolazione locale.

Sono convinto che ogni singola persona che sia stata in India ( Calcutta, Bombay o qualsiasi altra città..) possa avere la mia medesima opinione.

Mi ricordo ancora una scena raccapricciante vista quand'ero un bimbo

SPOILER forse per quel ricordo ma a mio giudizio è veramente da tralasciare

Appena finito di leggere il fortunato libro di Lapierre da cui è tratto il film ho avuto una voglia incontrollabile di vedere pure il film ,che purtroppo pero non ha saputo regalare le stesse sensazioni dell'edizione cartacea anzi.....
Tralasciando il fatto che la storia cambia parecchio e la mancanza di personaggi basilari ,il film in questione cosa offre ??Poco o niente ,perchè il libro forniva una panoramica di cos'è in realtà uno "slum" ,mentre il regista sembra soltanto capace di enfatizzare la superiorità della razza bianca su quella mulatta-indiana ....cioè ,arriva il dottore americano ,ed insegna a tutti i giusti valori .Niente di più sbagliato, visto che nella realtà è l'esatto contrario.
Patrick Swayze si trova abbastanza a disagio ,mentre i colleghi indiani sono molto più naturali nelle loro parti.Tecnicamente il film è ok ma come ripeto dopo la lettura del libro mi aspettavo molto di più.