la forza del singolo (1992)

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Titolo Originale: THE POWER OF ONE

Regia: John Avildsen

Interpreti: Stephen Dorff, Armin Müller-Stahl, John Gielgud, Morgan Freeman, Brendan Deary

Durata: h 2.07
Nazionalità: USA 1992
Genere: drammatico
Al cinema nel Luglio 1992

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Trama del film La forza del singolo

Sud Africa, anni '30. P.K. è un figlio di inglesi che, rimasto orfano, è allevato dalla tata zulu finché a non viene mandato in un collegio afrikaner. Lì, perseguitato dai compagni di ceppo boero, impara cos'è il razzismo. Affidato a un professore che, in quanto tedesco, è incarcerato all'inizio della guerra mondiale, continua a frequentarlo in prigionia, impara la boxe e conosce il razzismo contro i neri.

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7,25 / 10 (4 voti)

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Voti e commenti su La forza del singolo, 4 opinioni inserite

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BlueBlaster @ 22/04/2013 01:20:10

7 / 10

Un buon film per tre quarti della durata ma nel finale aveva cominciato a stancarmi un pò, comunque promosso sicuramente!
Un'altra interessante storia sul razzismo che tocca spesso le giuste corde, risultando forse un pò scontata e perbenista..bravi gli attori in toto e molto bravo anche il regista ad immortalare la fantastica Africa con alcune sequenze che sono una delizia...
Non un capolavoro ma un film poco conosciuto che merita di certo una visione!

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Angel Heart @ 24/11/2010 00:11:55

7 / 10

Toccante storia di Apartheid mischiata a boxe (uno sport che ha permesso al regista di mangiare abbondantemente per tutta la vita). Un po' convenzionale, e' vero; ma a parte questo, riesce comunque ad essere, nonostante la durata, spettacolare e coinvolgente dall'inizio alla fine. Questo dovuto soprattutto alla splendida ed innocente recitazione di Dorff (un bravo attore che ha spesso fatto scelte sbagliate) e ovviamente, del saggio Morgan Freeman.
Un buon prodotto, forse passato troppo inosservato. Da recuperare.

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Febrisio @ 11/01/2009 20:04:22

8 / 10

Una grande storia nel continente nero, da vedere.

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mister_snifff @ 13/07/2007 22:29:17

7 / 10

Ambientato in sudafrica negli anni 30/40, Il protagonista è PK, un inglese orfano di padre tormentato costantemente in un collegio gestito da afrikaners che odiano gli inglesi tanto quanto i neri. Per fortuna alla morte di sua madre verrà portato via da li dal nonno.
Più tardi allo scoppio della seconda guerra mondiale PK conoscerà in un campo di prigionia un pianista tedesco e soprattutto un uomo di colore che sarà per lui maestro di boxe e di vita,
Quindi alla fine cresciuto e fortificatosi sia nel corpo che nella mente grazie all'aiuto di questi tre saggi uomini, diventerà un attivista anti-apartheid e si dedicherà tra mille peripezie all'integrazione tra le tribù dei neri e i bianchi che vivono in sud-africa.

Insomma, film d'impegno sociale, probabilmente eccessivamente infarcito in alcune parti di aneddotica buonista e didascalica stile hollywood. comunque un buon film

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