Il film racconta la storia di Margaret (Stéphanie Blanchoud), una donna trentacinquenne con una vita turbolenta, fatta di violenze inflitte e subite, che l'hanno portata a una fragilità emotiva che lei stessa non può definire a parole. Dopo un'accesa discussione con sua madre (Valeria Bruni Tedeschi), quest'ultima decide di denunciarla. Nell'attesa che venga celebrato il processo, il giudice impone a Margaret un ordine restrittivo: per almeno tre mesi la donna non potrà in alcun modo entrare in contatto con la madre, né stare a una distanza inferiore ai cento metri dalla casa dove abita la donna. Margaret si ritrova così isolata e allontanata dalla sua famiglia, nonché dalla cerchia di quelli che sono i suoi legami affettivi. Questa linea immaginaria marcata dall'ordine restrittivo diventa un ostacolo figurato tra lei e il suo desiderio di stare accanto alla sua famiglia. Sarà proprio questa volontà a portarla ogni giorno al limite di questo confine invisibile, ma impossibile da oltrepassare.
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