La ragazza del titolo – l'animale che attraversa le fiamme dell'inferno capitalista svizzero senza bruciarsi – è Rosamonde (B. Ogier), ragazza madre di Ginevra, asociale e indifferente ai valori morali, gelosa della sua libertà. La processano per aver ferito con una fucilata lo zio, un benpensante orgoglioso d'esserlo. È assolta. Con l'aiuto dell'amico Paul (J. Denis), scrittore e operaio, il giornalista Paul (J.-L. Bideau) ha l'incarico di cavare dal caso un programma per la TV. Insieme, ciascuno a modo suo, cercano di sapere chi è Rosamonde e che cosa l'ha spinta a quel gesto. Tra i due intellettuali e la ragazza avviene uno scambio. Loro offrono una base ideologica alla sua rivolta istintiva e prepolitica; lei, con la sua vitalità, li aiuta a uscire dalla loro crisi di scetticismo impotente.
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