la valle di pietra (1992)

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Titolo Originale: LA VALLE DI PIETRA

Regia: Maurizio Zaccaro

Interpreti: Aleksander Bardini, Fabio Bussotti, Charles Dance, Rudolf Hrusínský, Milos Kopecký

Durata: h 1.42
Nazionalità: Italia 1992
Genere: drammatico
Al cinema nel Maggio 1992

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Trama del film La valle di pietra

Nel secolo scorso, in Boemia, un agrimensore che lavora per il governo, incontra un sacerdote che lo incuriosisce. Ritrovatisi anni dopo in una valle pietrosa, i due uomini si legano in un'amicizia vera e profonda.

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Voto Visitatori:

8,00 / 10 (2 voti)

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Voti e commenti su La valle di pietra, 2 opinioni inserite

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DankoCardi @ 10/11/2019 23:22:46

6½ / 10

Non c'è dubbio che la vera protagonista di questa pellicola sia l'ambientazione: una brulla valle di pietra, dove la natura regna incontrastata, che rende la storia come immersa in un paesaggio alieno. Davvero suggestive le location con gli ambienti poveri e scarni che ben riproducono la vita un pò indigente della metà del 19° secolo. Ottima poi l'idea di scegliere come protagonista un interprete di spessore come Charles Dance ed i dialoghi di Olmi e dello stesso Zaccaro sono intensi e riescono a farci immergere nella vicenda, nella vita parca del piccolo prete isolato. Tuttavia il film nel suo complesso è alquanto lento, non è facile da seguire e la vicenda più che altro sembra un quadro da contemplare e basta: una storia minimalista obbiettivamente toccante ma non esaltante nè troppo coinvolgente!

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Vlad Utosh @ 30/07/2015 16:57:59

9½ / 10

La valle di pietra è un film tratto da un racconto di Adalbert Stifter; narra l'evolversi di una curiosa e sincera amicizia tra un agrimensore e un parroco dall'aspetto molto umile che vive pressoché isolato in una terra impervia.
Pellicola molto semplice e poco appariscente, come lo sono i suoi protagonisti, ma capace di essere estremamente riflessiva; è un film che ha molto da dare, in antitesi con la nostra moderna società.
Nonostante il ritmo narrativo sia piuttosto lento, il film scorre con piacere e il senso di serenità che sopraggiunge dopo la visione è appagante.
Davvero ottime e suggestive le scenografie di Carlo Simi, terre desolate ove la natura non manca di riservare sorprese.
Di alto livello le prove di Charles Dance e Aleksander Bardini; rendono al meglio il crescente rapporto di amicizia e stima che lega i due personaggi.
Diverse scene sono da ricordare, in particolare cito la sequenza del temporale, piena di lunghi silenzi e capace di incantare.
Il finale, pur non perdendo quella sobrietà che contraddistingue tutta la pellicola, è molto evocativo.
Molto buona le musiche.
Film gradevole, stranamente caduto nella dimenticanza, che merita di essere riscoperto.

"Di dieci persone che ascoltarono questa storia, nove non condivisero il comportamento dell'uomo che appare nel racconto… il decimo invece penserà spesso a lui"

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/07/2015 17.49.38
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