Coinvolto in un incidente stradale, il giovane architetto Vanzi finisce in galera per omicidio colposo e per omissione di soccorso. La vita del carcere è naturalmente inumana, ma lui ha soldi e conoscenze, e la scarcerazione non sembra lontana. Poi assiste all'omicidio del suo compagno di cella, un supertestimone di nome Pesenti. Pur di uscire, Vanzi dichiarerà che s'è trattato di un suicidio.
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