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Francamente l'ho trovato insopportabile e senza dubbio il target d'età a cui è rivolto è piuttosto basso. Probabilmente il cast d'attori coinvolto mi ha ingannato, ma questo Little boy è uno sciropposo film per famiglie, tanto rassicurante quanto noioso all'inverosimile. Passo.
non è semplice commentare un film quando ci si addentra in terreni scivolosi come la fede. E quindi è un film che può piacere a qualcuno ed essere detestato da altri. Alla fine metto un 6 anche se poteva essere un 7,5 o un 4. Il film si lascia guardare e se lo si guarda come pura favola alla fine non delude, anzi scorre piuttosto bene. Il bambino (little boy perché piccolo e con problemi di crescita) protagonista compie buone azioni senza sapere cos'è la fede ma solo perché pensa di avere un ritorno "materiale" ovvero il ritorno del padre (unico suo amico e "compagno") che è andato in guerra. Ironia della sorte il bambino stringerà amicizia con l'unico giapponese presente nella sua cittadina.
la guerra finirà grazie alla "fede" del bambino a alla bomba atomica (chiamata come lui, little boy) sganciata dagli americani su Hiroshima.
Se il messaggio del film è che la fede possa portare a una vittoria di un popolo su un altro popolo (ci saranno stati bambini giapponesi che speravano nella fine della guerra ma in modo diverso e non vedo perché dovevano essere considerati di serie B rispetto a un americano) allora siamo proprio fuori strada. Provo a sorvolare su tutto questo e considerare questo film una semplice favola con buoni propositi e buone azioni.