liverleaf (2018)

C'è un fortisimo contrasto fra la parte iniziale con il resto del film. Dapprima i toni sono dimessi, l'ambientazione di una piccola città rurale giapponese piuttosto squallida e grigia. Lo squallore non è solo paesaggistico o fisico, ma uno squallore morale che genera una catena dove il bullismo scolastico non è altro che l'ultimo anello comune di tante disfunzionalità. Al fuoco della che devasta la casa e la purezza bianca della neve viene lavata letteralmente con il sangue. La fotografica assume tonalità sempre più accese e virate al rosso, il contrasto cromatico reso più evidente. I toni dimessi e tristi lasciano il posto ad un revenge movie in piena regola, violento e ricco di gore. Tale evidente contrasto se vale da un punto di vista visivo non è altrettanto approfondito per i personaggi ed alcune scelte mi sono sembrate forzate. Comunque non ci si annoia, questo è certo.