l'urlo dell'odio (1997)

Sufficiente film del mestierante Tamahori ambientato per lo più nei boschi, un clima molto naturale tipo Alaska. In questa terra non ancora sottomessa dall'uomo vengono catapultate un gruppo di persone per un servizio fotografico che in seguito ad un incidente dovranno sì sopravvivere ma anche di chiarire alcuni rapporti interpersonali, un ricco miliardario e il presunto amante della sua giovane moglie (Hopkins & Baldwin) in aggiunta anche un orsacchiotto molto simpatico a turbare i loro piani.
In un contesto simile si poteva osare di più dove per sopravvivere non contano i soldi in tasca o l'influente popolarità del nostro protagonista, ma della forza fisica ed dell'umiltà/sangue freddo nell'affrontare certi problemi. Tamahori parte con una buona idea di base e si ferma giusto lì senza aggiungere altro, d'altronde è solo un film destinato alla tv. Il finale fiacco toglie mezzo punto. Inoltre è uno degli ultimi film dove Baldwin ci sapeva fare ancora qualcosa come co-protagonista.