l'urlo dell'odio (1997)

Lee Tamahori è sempre stato a suo agio quando si tratta di narrare l'animalità più ancestrale dell'uomo attraverso anche elementi folkloristici, e in effetti il ​​modo in cui si destreggia tra le maglie del survival-movie (pazzesche le riprese dei paesaggi montani) è sicuro di sé, teso al punto giusto e suggestivo. Tutto ciò che riguarda l'elemento avventuroso (l'antagonismo con l'orso grizzly, gli stratagemmi adottati per non lasciarsi piegare dalla natura selvaggia) si fa apprezzare soprattutto per la prova di un Anthony Hopkins tonico, coltissimo, inquieto e pieno di risorse; quando invece lo script di David Mamet sposta il focus sui dualismi personali tra eterogenei superstiti (ovviamente ci sono di mezzo una donna e una montagna di soldi), ecco che la narrazione si adagia su cliché noir decisamente meno accattivanti. Un godibile kolossal che con meno professionalità e patina hollywoodiana (notevoli pure le arie orafe) avrebbe navigato nell'anonimato, insomma; anche se il più sentito plauso va a Bart, il mirabolante orso ammaestrato già ammirato nelle pellicole di Annaud.

Un classico film di avventura dove la Natura é co-protagonista per eccellenza del film. Una lotta per la sopravvivenza con leggere venature thriller datqa dalla sottotrama nel rapporto fra i due protagonisti principali. In tale contesto selvaggio un semplice fotografo ed un miliardario perdono le proprie sovrastrutture che li accompagnano in un contesto urbano e di fronte al pericolo c'è solo la volontà di andare avanti e non morire. Anche se bisogna dire che tali sovrastrutture e l'intreccio sotterraneo fra i due riemergeranno quando i barlumi della cosidetta civiltà si avvicineranno. Bravi gli attori e fantastica la location. Solido nella scrittura anche per il contributo di Mamet.

Film d'avventura diretto e interpretato bene. I personaggi sono credibili, i paesaggi suggestivi e la tensione sale di ritmo con il passare dei minuti. Il finale non è banale e le musiche di J.Goldsmith emozionano.

Bello. Molto bello.

Non è proprio molto originale, ma a mio avviso è fatto molto bene, e merita davvero.

Eccellenti Hopkins e Baldwin.

Pellicola sopravvalutata per via di Hopkins.
Bellissime le location in quel dell'Alaska boschiva ed innevata...bravi nel mettere in piedi le concitate scene con l'orso Kodiak e abbastanza valida questa non facile regia per via di scene subacquee, voli aerei, incidenti e lunghi tragitti in ambienti così ostili!
Purtroppo la storia è molto semplice e telefonata (la sceneggiatura dice sempre in anticipo ciò che succederà di li a poco come ad esempio il dialogo sugli uccelli pericolosi per gli aerei o il "profetico" manuale sulla sopravvivenza), inoltre ostenta delle sotto-trame moraliste e di "filosofia" spicciola che vuole far passare il film per qualcosa di impegnato quando il risultato ad occhio sa molto più di un'avventura con un filo di buddy movie.
Hopkins bravo in fisicità ma troppo impostato ed eccessivamente alienato/assorto nei dialoghi (dirà si e no una ventina di "Ehh??" "Cosa??"), molto bene invece Alec Baldwin che sfoggia carisma e passione nel suo ruolo duale.
Qualche scena forte o sanguinosa non manca oltre chee un paio di momenti emozionanti nel finale...rimane però un mero intrattenimento avventuroso non privo di banalità che si lascia guardare di gusto se avete voglia di questo genere ma che non offre nulla di memorabile!

Il voto è una media del 7 della prima parte e del 5 del finale, rallenta all'improvviso perdendo di credibilità, il cast è ottimo

Decisamente un buon film! Splendida ambientazione, un duetto di protagonisti davvero in palla seppur evidente la differenza di bravura tra i due... e poi c'è l'orso, la vera marcia in più della pellicola. Quando entra in scena la tensione e la paura sono davvero palpabili e lo considero a tutti gli effetti parte integrante del cast.
Qua e là c'è qualche battuta d'arresto nel ritmo, ma tutto sommato è un film che vale la pena vedere.

Cenando mentre mia madre cambiava canale si è imbattuto in questo film che avevo visto anni fa. Non ce lho fatta ad alzarmi e me lo sono rivisto non ricordando bene come sarebbe finito e l' evolversi della storia. Due attori, tre con l' orso. Eppure scorre.. poi sara che a me Hopkins fa impazzire e questo sopravvaluta la visione oggettiva.

Giudizio: se non lo si è visto non è da correre a reperirlo, ma se capita in tv direi che è un peccato non vederlo

Un film davvero assai gradevole, del quale pesa anche poco la durata di quasi 2 ore.
Bellissima l'ambientazione e il grande spirito d'iniziativa del miliardario Hopkins, sempre al top in ogni sua interpretazione.
Sebbene, infine, nella scheda di filmscoop, figuri come seconda interprete, decisamente marginal-bamboletta è la Macpherson.

Davvero un bel film, con una fotografia stupenda e con dei paesaggi mozzafiato. A cio aggiungiamo un ritmo tuttosommato sostenuto ed un hopkins strepitoso e buonista che, nella lotta con l'orso grizzly, mi ha fatto venire in mente un altro grande capolavoro letterario ovvero "Il vecchio ed il mare". Presenza scenica nelle parte iniziali della pellicola anche per la sempre raggiante Elle Macpherson. Consigliato, piu che buono.

Anche io l'ho visto l'altro giorno su rete 4 ma per me era la prima volta.Che dire:film che mi è piaciuto molto,con delle ottime atmosfere.Fino alla fine non si capisce chi sia il nemico,l'amante oppure l'orso.Ottima interpretazione degli attori,in particolar modo hopkins.Consiglio a tutti di vederlo,è veramente bello.saluti.

accidenti che media esagerata sto film!!
passato ieri su Rete 4, l'ho rivisto e devo dire che tutto sommato la sufficienza se la merita, grazie ad un Hopkins che da dolo riesce a dare un senso a tutto il film, ma per il resto lasciamo perdere.
a parte l'improbabile lotta contro l'orso (realizzata in maniera oscena e credibile come una moneta da 3 euro), vogliamo parlare della fine che fa il terzo sopravissuto?

SPOILER

Bel film misto thriller/avventura..Interessanti ed affascinanti paesaggi fanno da cornice ad avvincenti scene di lotta uomo/orso..Ottima caratterizzazione dei personaggi, perfetta la coppia Baldwin/Hopkins, non si riesce mai a capire se sono amici o nemici..Film da riscoprire

ottimo film, come quasi tutti i film di hopkins..

Film dalla trama piuttosto prevedibile ma girato degnamente e altrettanto degnamente interpreato dalla coppia Hopkins-Baldwin.
Suggestiva l'ambientazione e ben ritmato in parecchire scene.

Un discreto film d'avventura con un convincente Hopkins. La paura è presa con moderazione. Scorre bene e non annoia.

Sufficiente film del mestierante Tamahori ambientato per lo più nei boschi, un clima molto naturale tipo Alaska. In questa terra non ancora sottomessa dall'uomo vengono catapultate un gruppo di persone per un servizio fotografico che in seguito ad un incidente dovranno sì sopravvivere ma anche di chiarire alcuni rapporti interpersonali, un ricco miliardario e il presunto amante della sua giovane moglie (Hopkins & Baldwin) in aggiunta anche un orsacchiotto molto simpatico a turbare i loro piani.
In un contesto simile si poteva osare di più dove per sopravvivere non contano i soldi in tasca o l'influente popolarità del nostro protagonista, ma della forza fisica ed dell'umiltà/sangue freddo nell'affrontare certi problemi. Tamahori parte con una buona idea di base e si ferma giusto lì senza aggiungere altro, d'altronde è solo un film destinato alla tv. Il finale fiacco toglie mezzo punto. Inoltre è uno degli ultimi film dove Baldwin ci sapeva fare ancora qualcosa come co-protagonista.

Con grosse probabilità non spiaccicherà la classifica dei film più belli di sempre ma la pellicola americana di Lee Tamahori ,che vede talaltro anche un ottimo Anthony Hopkins, non delude e costruita su sostanziosi punti di forza (tecnici e storia) il film spesse volte entusiasma ed in linea di massima "L'urlo dell'odio" rimane un film riuscito, accettabile.

Come dice il titolo quella di Tamahori è una storia di tensione e di odio, la sceneggiatura fa il suo dovere, i vari passaggi del film sono perlomeno dignitosi, poi tecnicamente il film è decente, in risalto gli scenari agghiaccianti.
Non mancano inoltre ospiti indesiderati (l'orso) che in chiave pathos svolgono funzioni di primissimo rilievo, "L'urlo dell'odio" non pecca di convenzionalità, molto incalzante sul piano del ritmo, regala scene veementi e quasi mai banali.
Da vedere, si tratta comunque (solo) di puro intrattenimento, mica male.

Un film che sarebbe l'ennesima storia di survivor drammatica, se non ci fosse Hopkins. Molto belli i paesaggi dell'alaska, poi la vicenda prende la sua prevedibile conclusioni, tra orsi superinteligenti e odio di natura umana...
Molte incongruenze, non trovi un fucile, cartucce, alcolici e altro così facilmente in una baracca abbandonata. Comunque per passare un pomeriggio senza impegni vale la visione.

Filmettino d'avventura scontato ma più che guardabile. Ottime location e buona prova del cast, specie Baldwin.

Paesaggi mozzafiato per un'avvincente avventura sorretta da un duo equilibrato e tenace.

Sempre molto intrigante questa avventura capitanata dall'eccellente Hopkins.
Prende subito un ritmo incalzante e la sbalorditiva capacità del protagonista affascina non poco.
Le idee, i tranelli, le soluzioni e le battaglie psicologiche rendono la pellicola graziosa e molto coinvolgente.
Credo che quasto film debba essere premiato grandemente, visto che riesce a tenerti sulle spine e intrigarti come pochi B-movie riescono.
Deliziosa tutta la parte centrale e la fine, che ci sta tutta.

Film che avevo già visto ma ho rivisto volentieri...molto bravi gli attori e bella la scenografia...la storia non è complessa ma ben articolata e offre un duello verbale e psicologico, oltre che sul piano fisico molto intrigante. Una buona pellicola...

Un bel film che mi ha coinvolto e tenuto col fiato sospeso per buona parte della durata. Ovviamente belle le ambientazioni e molto convincenti i protagonisti, l'indiscutibile Hopkins ed il sorprendente Baldwin. La storia è ben costruita e si regge anche e soprattutto sul duello psicologico dei due protagonisti, una specie di io so che tu sai che io so, che mantiene l' atmosfera su una certa precarietà per poi deflagrare in maniera poderosa.

carino e ben recitato,coneccitanti scene d'azionema e sopravvivenza..ma si discosta troppo dalla realtà per relazioni e sentimenti,mai un litigio o uno screzio e il punto di svolta è troppo "cinematografico" e meno simile alla realtà!

bello

Interessante pellicola thriller-avventurosa degli anni ’90.
Buona sceneggiatura per questo prodotto cinematografico capace di miscelare tensione, azione ed affascinanti scenari, come quelli dell’impervio paesaggio rappresentato dalla terre della lontana Alaska, indagando nella psiche umana e nel rapporto della stessa con la natura selvaggia (soprattutto la sfida con l’orso risulta emblematica in tal senso) ..viaggia su più binari ma con una discreta armonia ed una trama alquanto solida e ben articolata, frutto della mente del bravo “drammaturgo” Memmet ..ritmo serrato (classico dei film d’avventura), qualche sequenza particolarmente cruenta, molti colpi di scena ed un gioco sottile tra i protagonisti, nel complesso tutti elementi che rendono particolarmente piacevole l’intero racconto pur senza particolari virtuosismi.
Una interpretazione positiva per il bravissimo Hopkins e per il meno dotato Baldwin, da mera comparsa invece la performance della splendida top-model Elle MacPherson ..regia curata per il neozelandese Lee Tamahori (che aveva diretto pochi anni prima il cult “Once Were Warriors”) ..consigliato agli amanti di questo filone cinematografico!

Un film con una regia magistrale, attori bravissimi, fotografia e paesaggi eccellenti...amicizia, amore, avventura...mi è venuta voglia di fare un viaggio da quelle parti...e non vedo l'ora in futuro di organizzarlo...Stupendo quello che riesce a fare il cinema...non se ne fanno più di film così...ma non interessano più a nessuno?????che tristezza:(

una stupenda avventura nella natura selvaggia,con un hopkins e un badwin in stato di grazia;le interpretazioni e le ambientazioni sono da 10+ da non perdere!

Davvero niente male questa avventura (l'ho gradita abbastanza), superbo come sempre Anthony Hopkins. Buona e ben sviluppata la trama, nonchè egregi i colpi di scena. Tuttavia, ho sempre ritenuto un pò noiosa l'ultima parte del film, e cioè a partire da quando i due protagonisti ammazzano l'orso, fino alla fine.

SPOILER

Solo per i paesaggi e per la bravura di Anthony Hopkins e Alec Baldwin è da vedere; Se poi ci si mette anche una sceneggiatura veramente scorrevole e anche appassionante, e una fotografia bellissima, ecco che "the Edge" diventa una gran bel film; Poi, come sottolineavano anche altri utenti, la lotta tra la natura (in questo caso un'orso assassino, e la difficoltà a vivere in mezzo alla natura selvaggia) e l'uomo, è veramente avvincente; 3 personalità diverse Anthony Hopkins rappresentava la ricchezza e la saggezza, Baldwin l'esuberanza e la forza, e Harold Perrineau l'inesperienza e ingenuità giovanile, tutti e 3 messi in parallelo tra di loro e di fronte alla forza della natura, chi la spunterà?

Assolutamente bellissimo.La trama coinvolgente fin dal primo minuto, scenari incredibilmente belli(ottima la fotografia)Anhony Hopkins ancora una volta da oscar.Uno dei migliori attori di tutti i tempi!!!!
DA VEDERE!!

Un concentrato di clichè (compresa la presenza dell'imbalsamato Baldwin) ma onestamente un buon b-movie nel suo genere... molte sequenze mozzafiato per un'opera che merita soprattutto la visione televisiva, ma artisticamente non ha molte pretese

Uomo contro uomo e uomo contro la natura. Buona l'idea di base, sempre valido Hopkins e qui nemmeno malaccio Alec Baldwin, ma a mio avviso è buona solo la prima parte di un film che alla fine non decolla mai e complessivamente mi ha lasciato un senso di occasione mancata. In ogni caso ampiamente sufficiente.

Era la fine degli anni '90, in quel periodo fioccavano grandi *******te di film basati su una computer grafica ancora scadente e su trame che tali non si potevano definire. Arrivarono "Batman & Robin", "Godzilla", "Il Mondo Perduto" e altre ******* incommensurabili che facevano esaltare solo i nerds tredicenni.
Ma per fortuna qualcuno non si era domenticato dei film avventura degli anni 80... quelli veramente BELLI come i Goonies, Indiana Jones, Terminator, Ritorno al Futuro e tanti altri ancora.
L'Alaska e un orso ammaestrato sono i veri effetti speciali dell' Urlo dell'Odio. La natura e la lotta contro lo spettro delle proprie paure sono il nemico.
Amicizia, tradimento e ambiguità si mescolano in un intreccio che rende l'avventura subdolamente travolgente.
Finale da godersi, si chiude il sipario... Chapeu Mister Hopkins!

Grande film avventuroso, ovviamente debitore dei classici del genere, ambientato nella splendida Alaska e che vede un mostro sacro del cinema come Hopkins duettare con un bravo Baldwin.
La lotta per la sopravvivenza contro la natura ostile e la rivalità fra i due protagonisti la fanno da padrona. Con queste premesse e con due attori più giovani, questo film causerebbe slash fictions come sciami di cavallette.
Ottimo.

piacevole nella prima parte quando si ha una certa curiosita di come se la caveranno,poi pero si dilunga un po troppo...
insomma un po stancante
bello il finale!

Una buona suspance regge tutta la durata del film.
"Le dò 5 dollari se indovina cosa c'è dall'altra parte di questa pagaia" - "Un coniglio che fuma", la risposta immediata.
Un miliardario intellettuale, colto, intelligente e ricco di nozioni si troverà a dover lottare per la propria sopravvivenza insieme al suo antagonista in amore. La natura, ostile, certo non sarà di grande aiuto.
"La maggior parte delle persone che si perdono nei boschi muore per la vergogna". Francamente io sarei morta di paura alla vista del gigantesco Grizzli, di fame perché non sarei riuscita a cacciare nessun animale e di freddo. Bah!
Ottima l'interpretazione di Hopkins e anche quella di Baldwin, di solito monoespressivo. Invece qui s'incavola, soffre, esprime qualche stato d'animo convincente. Finale giusto.

bellissimo