mucchio d'ossa (2011)

a me questa miniserie, intravista varie volte in tv, e rivista di recente mi è sempre piaciuta, certo, tutto, il tono, la fotografia, la regia gridano TV da tutti pori e quindi si notano le limitazioni che questo comporta, ma la storia regge ed appassiona, il. mistero è ben congeniato e lo sviluppo di tutta la vicenda è orchestrato bene.
il fatto di farne una mini serie poi è utilissimo a non perdere nessuna sfumatura della vicenda, non è solo una vicenda mistery, è anche una vicenda umana, che appassiona grazie a delle ottime interpretazioni.
una delle mini forse più sconosciuta tratta dal grandissimo KIng, che merita un recupero.

Lo avevo intravisto una sera in tv credo nel 2013. L'ho rivisto da poco.
Ti porta per mano nella dimensione luttuosa di Mike, dimensione popolata da incubi e visioni. E visione dopo visione si arriva al finale.

Molto tenera la scena finale.
A volte si resta delusi quando le aspettative sono troppo alte.
Io non ho dato peso al fatto che fosse la trasposizione di un'opera di Stephen King.
Anzi l'ho proprio rimosso dalla mente.
Ho semplicemente guardato e non mi sono annoiata mentre cercavo di capire dove andava a parare la storia di Mike.

Diro' di piu'.
Sono abituata a vedere i fillm di mr Brosnan in lingua originale perchè il doppiaggio per quanto ben fatto stravolge la performance.
E a me con la sua voce originale convince.
Convince sempre.

...inutilmente lungo e quindi lento

Francamente succede poco o nulla e solo Brosnan, sempre bravo, tiene in piedi tutto.

Il cast di contorno andrebbe pure bene (il Priestley di Beverly Hills 90210) ma pure esso si vede poco.

Si lascia vedere, ha una certa atmosfera ma, davvero, succede troppo poco (sia come dramma, sia come momenti horror) ed il narrato risulta molto poco rispetto alle potenzialità.

Praticamente un horror intimista, sull'elaborazione del lutto, nel quale fa capolino la vicenda delle morti dei ragazzi, che porta il tutto a conclusione.

Grris ha fatto di meglio.

Già il libro, pur essendo un discreto romanzo (ripeto: discreto e nulla di più), è lontano anni luce dai migliori di King. Figuriamoci una sua trasposizione televisiva con Mick Garris (uno che di cose buone ne ha fatte veramente poche) dietro la macchina da presa. Il taglio è davvero troppo televisivo, infarcito di scenette pseudo-horror che invece di impaurire fanno solo cadere i maroni. A far affondare del tutto questa mini-serie in due puntate ci pensa una recitazione degna di un film della Asylum. Che poi passi per gli altri attori (anche se mi dispiace per Annabeth Gish che ha avuto un ruolo importante nel mio telefilm preferito) ma da un mestierante come Pierce Brosnan mi sarei aspettato un'interpretazione almeno decente.
Non infierisco di più perchè rimane pur sempre un prodotto televisivo che probabilmente non aveva un gran budget (anche se di operazioni di questo tipo ma meglio riuscite potrei citarne molte, su tutte "La Tempesta del Secolo" con sceneggiatura scritta dallo stesso King).