Danny Hill viene informato che sua nonna è morta d’infarto, e scopre che abitava in un appartamento enorme e lussuoso, con un affitto calmierato bassissimo. Se lui, con l’aiuto del portiere (l’inquietante Thorsten Kaye) e di un avvocato, riuscirà a ottenere un documento dal tribunale (forte della bugia che fosse anche lui residente lì da un po’ di tempo) potrà subentrare allo stesso prezzo. L’unico scotto da pagare è quello di chiudersi letteralmente in casa per dodici giorni (il tempo tecnico per avere quanto serve) – senza uscire mai – in modo da non permettere al proprietario di riappropriarsi dell’immobile. Inutile dire che le cose sembrano più semplici di quello che in effetti saranno. Complice un’atmosfera sempra piuttosto inquietante, che peggiorerà durante i giorni di reclusione volontaria, e una serie di avvenimenti inspiegabili.
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