phoenix: delitto di polizia (1998)

Più noir che poliziesco, questo film dimostra tutto sommato una certa solidità pur non inventandosi nulla di particolarmente nuovo, in cui il codice morale dei personaggi ha spiccate peculiarità a partire dal suo stesso protagonista, poliziotto con vizio del gioco e delle scommesse che ben presto si trova sotto con il proprio allibratore. Il cast è di tutto rispetto, il ritmo è sempre ben sostenuto specialmente quando la posta in gioco si alza. Dialoghi solidi senza eccessive banalità. Un film più che dignitoso.

Poliziesco/noir anni '90 interessante. Devo ammettere che nonostante la sceneggiatura sia imperfetta, crogiolandosi a volte su se stessa, ha il pregio di avere una sua personalità e di non assomigliare ad altri film del genere, cosa non usuale. Cupo, sporco e violento, "Phoenix" è nobilitato da un grande cast e da citazioni letterarie non banali. Da riscoprire (soprattutto per i cultori del noir/poliziesco).

Un poliziesco duro e teso capace di tenere per quasi tutta la durata lo spettatore sulle spine; sfortunatamente la parte finale, in ogni caso buona, viene chiusa in maniera troppo frettolosa al punto che alla fine il film nel suo insieme non riesce a farsi ricordare se non per l'interpretazione di Liotta e per un paio di scene di per sè molto avvincenti (tipo la rapina).
Un film dal gran potenziale che a mio avviso avrebbe meritato un introspezione maggiore dei personaggi (della Huston in particolare) ed un pizzico in più di azione; sì perchè il cast c'era, e la storia e la cattiveria pure.

Comunque più che buono.
Rimane l'amaro in bocca perchè volendo poteva essere un gioiellino da poter accostare ai vari "Vivere e Morire a Los Angeles", "King of New York" o "New Jack City" (dove i poliziotti protagonisti oltrepassavano i confini della legge pur di raggiungere i propri scopi).

Dal 6 al 7.