queen of the desert (2015)

E' un Herzog più versione mainstream, che in parte fa l'occhiolino al David Lean di Lawrence d'Arabia senza averne l'epica. A livello qualitatitivo è decisamente inferiore a pellicole come Rescue Dawn o Il Cattivo Tenente, tuttavia riesce a mantenere un impianto abbastanza dignitoso. In mezzo ai paesaggi desertici le avventure della Bell probabilmente tendono a voler far emergere un sottotesto di una eterogenrità dei popoli arabi che il mondo occidentale attuale ha dimenticato nella sue diversità e reso tali distinzioni abbastanza manicheiste, sole che il regista, se questo era il suo intento, cade nello stesso schematismo di presentazione, rimanendo in superficie e non riuscendo ad andare in profondità come avrebbe dovuto. Complice una prima parte con qualche buono sprazzo, ma soffocata da un corpo centrale da romanzo d'appendice ed una seconda che si mantiene su una determinata velocità di crociera mancando di guizzi particolari. Un Herzog da pilota automatico.