room regia di Lenny Abrahamson USA 2015
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room (2015)

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locandina del film ROOM

Titolo Originale: ROOM

RegiaLenny Abrahamson

InterpretiBrie Larson, Megan Park, William H. Macy, Jacob Tremblay, Joan Allen

Durata: h 1.58
NazionalitàUSA 2015
Generedrammatico
Tratto dal libro "Room - Stanza, letto, armadio, specchio" di Emma Donoghue
Al cinema nel Marzo 2016

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Trama del film Room

Jack è un bambino di cinque anni cresciuto in una stanza in un capanno 3 metri per 3, che crede sia il mondo intero. Ma cosa succede quando la madre, rapita da adolescente dieci anni prima, gli comunica improvvisamente che esiste ben altro fuori dalle mura della stanza?

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Voto Visitatori:   7,40 / 10 (89 voti)7,40Grafico
Miglior attrice protagonista (Brie Larson)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior attrice protagonista (Brie Larson)
Miglior attrice in un film drammatico (Brie Larson)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice in un film drammatico (Brie Larson)
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Voti e commenti su Room, 89 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  28/02/2016 13:59:04
   7½ / 10
Storia agghiacciante, ispirata al noto caso del padre incestuoso Josef Fritzl (quello austriaco), ha già vinto dei premi e non ha di certo bisogno di un Oscar per avere l'attenzione che merita. Il film, pur essendo angosciante e devastante, è bellissimo: i due protagonisti, madre (Joy) e figlio (Jack), sono eccezionali e il film non stanca mai, perché dosa passo per passo ogni ingrediente di una storia maledetta. Prima la rappresentazione della Stanza degli orrori, poi la lenta, ma terribile consapevolezza del figlio, il piano disperato di fuga e poi, e qui sta il punto di forza del film, la descrizione della ripresa, dell'acquisizione, binaria e parallela per entrambi i personaggi, della normalità. Il film disturba grazie alla fotografia, ma intrattiene a dovere grazie a una sceneggiatura implacabile, che non disdegna la critica (persino alla madre), ma ripudia in toto la violenza. I dialoghi sono fulminei, originali e latori di un contenuto di speranza (intriso di una tristissima dosa di patologia) che a tratti commuove. Tra i candidati di quest'anno uno dei più meritevoli.

1 risposta al commento
Ultima risposta 29/02/2016 18.50.28
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Light-Alex  @  26/02/2016 23:03:27
   7 / 10
Film a mio giudizio spaccato a metà.
Una prima parte in cui viene raccontata la pseudo quotidianità dei due prigionieri, abbastanza lenta e non troppo interessante, capeggiata dalla voce del bambino fuori campo che racconta cose troppo complesse per essere realmente dette da uno della sua età (quando vedo queste trovate nei film le trovo sempre alla lunga troppo finte e non gradisco).
La seconda parte si apre con una bellissima sequenza in cui il bambino vede per la prima volta il mondo con sottofondo una splendida "The Mighty Rio Grande". Si intuisce che finalmente il film può prendere una bella piega. Ed in effetti lo fa. Trama abbastanza lineare ma raccontata con grande delicatezza e profondità. Ci si ritrova nel finale a domandarsi cos'è che ci tiene in vita tanto da rendere più facile l'esistenza in uno stanzino piuttosto che nell'immenso e sconfinato mondo.
Nota di merito per i due protagonisti, in particolare la Brie Larson.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  25/02/2016 21:47:46
   7½ / 10
La semplicità della Stanza, quel suo mondo ristretto ma reale e comprensibile per il piccolo Jack. Di contro l'immensità dello spazio esterno, pieno di persone, più complesso e articolato, ai limiti dell'incomprensibile ai suoi occhi. Sia per la madre che per il bambino nato e cresciuto in cattività il passaggio dalla Stanza al Mondo esterno è un percorso travagliato visto con la semplicità del suo sguardo, a cui Abrahamson si adegua con una regia alla sua "altezza", in cui le figure degli adulti appaiono quasi grottesche. Straordinari i due intepreti, sia la Larson che del piccolo Tremblant. La loro alchimia è perfetta, tra sbalzi d'umore e una recitazione che lascia spazio sia alla fisicità che alla psicologia.

matt_995  @  24/02/2016 11:50:44
   8½ / 10
Vedere Room è come rivedere per la prima volta il mondo. Stupore, curiosità, emozione ma anche paura ed insicurezza. Tutto ciò che prova il piccolo Jack lo prova anche lo spettatore.
Gli attori sono prodigiosi: Brie Larson, la indie girl del cinema indipendente americano, a giorni sarà vincitrice certa di un oscar che non sarà il più meritato della storia (Kathy Bates Katharine Hepburn e Luise Flatcher restano trionfanti sul podio delle più grandi leading ladies della storia) ma che verrà conferito per la straordinaria umanità e maturità con cui l'attrice gestisce un personaggio assai complesso. I suoi battibbecchi col figlioletto, le storie che gli racconta, i modi con cui gli fornisce lezioni di vita rimangono nel cuore di tutti. La vera star è però il piccolo e prodigioso Tremblay, per me meritevole anche dell'Oscar a discapito di Di Caprio! Jacob ride, strilla, gioca con la spontaneità e la sicurezza di un attore adulto! Mi auguro un futuro brillante per lui... sperando che non diventi un nuovo Culkin!
Come già detto, impeccabile ed emozionante la scena della fuga (terminata con uno straziante abbraccio tra madre e figlio) ma soprattutto ho trovato interessantissima la particolare struttura del film che si potrebbe riassumere con il motto "mors tua, vita mea". L'iniziale diffidenza di Jack per il "nuovo mondo" e la felicità di Joy per la sua liberazione, si traduce nella parte finale con un capovolgimento della situazione e Jack, ormai ambientatosi, si trova a consolare teneramente la madre che non riesce a lasciarsi il drammatico passato alle spalle. A tal proposito avrei preferito un maggior approfondimento della condizione di Joy in questo momento, ma dopotutto il film è visto dagli occhi curiosi del piccolo.
Il finale è una delle scene più forti che abbia visto al cinema negli ultimi anni.


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2 risposte al commento
Ultima risposta 25/02/2016 10.11.55
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Mr.Zanon  @  29/01/2016 18:56:05
   9 / 10
Altro film in corsa per gli Oscar 2016: Room di Lenny Abrahamson (già regista della riuscita commedia "Frank") è sceneggiato da Emma Donoghue, e tratto dal suo stesso libro del 2010 ispirato a sua volta ad una sconvolgente storia vera avvenuta in Austria (il caso "Fritzl"). Anche se la storia presente nel film è stata alleggerita (la protagonista resta rinchiusa "solo" 7 anni, mentre la terribile prigionia realmente accaduta della povera donna tedesca è durata ben 24 anni), ciò non significa che il film sia privo di emozioni, anzi, il più grande pregio della pellicola è proprio il coinvolgimento emotivo che mi ha fatto provare: la prima parte è di una claustrofobia perfetta (lento e sempre coinvolgente), come è giusto che sia, mantre la seconda parte è un turbinio di forti, bellissime sensazioni




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Gli attori sono tutti in parte: Brie Larson è la migliore, una vera sorpresa, si meriterebbe l'Oscar; Jacob Tremblay è una piacevolissima rivelazione; Joan Allen intensissima e anche il buon William Macy (attore che ho sempre accomunato a ruoli più leggeri) dimostra di saper recitare (nonostante compaia poco).
la sceneggiatura della Donoghue è magnifica: sempre equilibrata e approfondita, riesce a regalare ottimi dialoghi (come i monologhi del piccolo Jack). Inoltre, il film non si perde in lungaggini strappalacrime, come fanno molti film di questo genere. Anche Lenny Abrahamson fa un bel lavoro: la sua è una regia studiata e molto immersiva



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Molto buona anche la fotografia, che ha il pregio di avere molta coerenza, in quanto vira su dei toni cupi, cosi come la storia che vuole raccontare. Anche il montaggio fa il suo giusto lavoro e la colonna sonora mi è piaciuta, ci sta di sicuro in un film di questo tipo. Certo, il film non è ai massimi livelli tecnici e registici, perchè qualche (piccola) pecca c'è.

Quindi, il film uscirà in Italia a marzo (la nostra distribuzione è sempre un passo avanti....), ma quando arriverà l'ora andate in sala, perchè merita come pochi film in questi periodi. Un 9 (più che) pieno.

7219415  @  20/01/2016 01:47:13
   7 / 10
Piuttosco angosciante...

marcogiannelli  @  19/01/2016 00:15:50
   8 / 10
un film che dovrebbe incoronare Brie Larson e che potrebbe lanciare Jacob Tremblay
una pellicola che nella prima ora è angosciante, dolce e affascinante, oltre che claustrofobica, ma che purtroppo si perde un pò
capita, ma merita davvero

Giovans91  @  18/01/2016 15:43:44
   8½ / 10
Ho avuto la fortuna di visionare in anteprima questo film durante la festa del cinema di Roma. Un'opera tenera e drammatica che racconta l'amore fra una madre e un figlio in un contesto difficile.
Il regista Lenny Abrahamson ha una mano delicatissima nel raccontare questa drammatica storia, che si pregia inoltre di due interpretazioni magistrali, in primo luogo quella della lanciatissima Brie Larson che, anche a dispetto della sua giovane età, si dimostra perfettamente a suo agio in un ruolo così complesso (l'Oscar quest'anno sarà suo). Ma il motivo per cui Room si farà amare è però tutto nella profondità degli occhi del piccolo Jacob Tremblay. Davvero un talento eccezionale il suo.
Uno dei migliori film di quest'anno.

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  18/01/2016 15:09:38
   9 / 10
Alcuni film vengono valutati secondo la regia, la scenografia o i piani sequenza; altri vengono misurati in emozioni.
Room dimostra che la vita può cambiare così drasticamente che anche la morte è una valida opzione se si desidera la vita di prima. Un bambino di 5 anni con quattro pareti che lo proteggono, una televisione che proietta cose reali, l'amore di una mamma e lo spirito di sopravvivenza.
Dal punto di vista tecnico sicuramente non grida al capolavoro, ma tutto è curato nei minimi particolari. L'aria viziata e soffocante, la luce soffusa, le piccole cose che fanno parte di un microcosmo; la stanza è il mondo di Jack. I suoi monologhi interiori sprigionano ingenuità, fantasia e una tragica innocenza, solleva domande e si interroga sul mondo che non ha mai visto.
Un film terribile e di travolgente bellezza, pieno di amore e di pensieri su ciò che rende la vita degna anche nei momenti più bassi. Ed è proprio questa semplicità e, in una certa misura, la normalità con la quale Lenny Abrahamson ritrae la vita quotidiana della madre e del bambino in una cella che rende la prima ora del film una affascinante esperienza.

Ottima prova degli attori: una bravissima Larson (spero vinca l'Oscar) e lui, Jack (Jacob Tremblay) , un bambino straordinario che ti coinvolge, ti prende per mano e non ti lascia… tutte questo cose ti fanno amare il cinema.

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