settembre (2022)

Si segue così... a mente staccata... tra la commedia, l'amaro e il malinconico, un po' piatto, atmosfera da fiction Rai, carina qualcuna delle musiche, l'intreccio della trama è accattivante e non fa pesare le quasi 2 ore, ma non mi sembra chissà cosa.

Dramedy corale stereotipata ma gradevole, diretta dall'esordiente Giulia Steigerwalt con una certa sobrietà e interpretata in maniera diligente da tutto il cast, dal più giovane al più esperto.
Spaccati di vita quotidiana, tra incertezze, voglia di crescere e d'innamorarsi, ma anche mancanze, debolezze e frustrazioni. Il tutto scandito da un buon ritmo narrativo e da dialoghi interessanti.
Soffre un po' di ripetitività ma non è un difetto insormontabile.

Un film corale, dai toni agrodolci, su un gruppo di personaggi caratterizzati dalla propria solitudine, più malinconica che angosciante. L'amarezza di un quotidiano in cui questi personaggi navigano senza prospettive particolari e facendo fatica ad interrelazionarsi con gli altri. Gradualmente queste piccole storie si incrociano, generando una condivisione che permette di uscire dal guscio che costituisce quella svolta per piccoli grandi cambiamenti. Questa commedia malinconica si incentra molto sugli attori, tutti bravi a non andare mai fuori le righe e riuscendo a dare un tono generale abbastanza equilibrato. Pur non avendo particolari guizzi Settembre comunque è una visione piacevole.

Prodotto dalla Groenlandia Group di Matteo Rovere e Sydney Sibilia, il gatto e la volpe del cinema italiano, "Settembre" segna l'esordio alla regia della moglie dello stesso Rovere, la quarantenne Giulia Steigerwalt che s'impegn'a proporre come raffinate riflessioni alcuni tipici consigli da ex rivista per parrucchiera, oggi: d'articoli online da compulsare via smartphone sulla valutazione dei rapporti di coppia: "Lui prepara il thé solo per se stesso o s'interessa anche della tua tazzina e dei tuoi bisogni?" Infastidisce pure la frusta correlazione tra filmmaker donna e turbolenze del cuore. Un lungometraggio più disimpegnato di quanto voglia far credere, un divertissement spensieratamente leggero a neurone impoverito per la gaia e leggiadra serenità di chi cerca ristoro dop'una giornata faticosa ("partit'a padel e smaltimento della differenziata", cit.).

Ben fatto e ben recitato , ma a mio giudizio troppo semplicistico a tratti statico e comunque figlio di situazioni tutte già viste.
Resta come detto una buona sceneggiatura , le varie storie sono ben bilanciate , ma per il resto non trovo granchè da render degno di nota.

Concordo con il commento precedente
Un film da vedere merita

Semplice ma carinisimo e assai godibile questo film, con interpreti garbati (sempre meraviglioso Bentivoglio) e una buona regia. Temi e spunti in abbondanza sull'amore, la vita di coppia, l'adolescenza... Davvero bello.