shelby oaks - il covo del male (2025)

Un certo livello di sospensione dell'incredulità è necessario per poter apprezzare un film horror. E' un tacito patto tra autore e fruitore che permette di poter accettare anche l'impossibile e l'illogico, da fenomeni paranormali a creature mostruose, da situazioni estreme ad eventi inspiegabili.
Ciò che trovo inammissibile è però quando ad essere assurdo ed insensato è il comportamento di personaggi dotati di razionalità.

Quando la protagonista decide di prendere la macchina in piena notte, guidare decine di km per poter entrare in una prigione abbandonata e buia, senza nessuno accanto a lei ed armata di una sola torcia per affrontare una possibile minaccia soprannaturale allora non posso che pensare di trovarmi di fronte ad un film stupido, fatto male e che pure cerca di prendere in giro la sensibilità dello spettatore.

E non è l'unica occasione in cui ho la sensazione che si voglia insultare la mia intelligenza (es. libro demonologia e album fotografico che dettagliatamente rivelano la trama trovati totalmente a caso)..

E' un peccato perchè per i primi 20 minuti l'opera è coinvolgente. La scelta di alternare found footage e documentario a film tradizionale è centrata, il mistero proposto sembra interessante e il ritmo è piuttosto buono però man mano che la visione prosegue la storia diventa sempre più ridicola e assurda fino al climax nella fattoria affrettato ed un finale di cattivo gusto.

La coerenza delle azioni umane è ciò che rende un horror credibile e spaventoso e qui non ve n'è traccia

Penso che la mancanza di originalità non sia di per sè un limite, tutto sta vedere come si argomenta un film, come si dipana, quanta sostanza ha e quale atmosfera riesce a ricreare per rendersi interessante e coinvolgente. Purtroppo questo SHELBY PAKS non possiede, a mio parere, tutte le carte in regola per assurgere a prodotto meritevole di grande considerazione. Dopo un inizio promettente, dalle fattezze di un mockumentary, quello che ne consegue è un alternarsi di momenti poco chiari e non totalmente curati sotto l'aspetto realizzativo, per demerito di una sceneggiatura che procede a folate e che non riesce a essere convincente in maniera totale. Sotto l'aspetto visivo il film ha una sua valenza: fotografia e ambienti fanno la loro parte degnamente, la narrazione invece procede a scatti tra rallentamenti e accelerazioni improvvise, per poi culminare in una parte finale che non mi ha convinto e, cosa più importante, non sembra poter coinvolgere lo spettatore più avvezzo al genere. Cast e regia non sembrano mostrare particolari demeriti ma nel complesso la storia non pare poter ambire alla piena sufficienza.
Hooror comunque vedibile.