shiva baby (2020)

Shiva Baby è un film quasi interamente ambientato in un unica location, una casa dove si sta svolgendo il classico rinfresco post funerale dove la protagonista giunge insieme ai genitori. Ed è in questo ambiente ristretto pieno di parenti e amici stretti e meno stretti che si troverà di fronte a delle situazioni abbastanza imabrazzanti della sua vita personale. L'ambiente è profondamente ebraico con quel suo tipico umorismo che lo caratterizza, tuttavia sono situazioni piuttosto universali con momenti che molti hanno vissuto in prima persona. Che cosa farai quando dopo il diploma? Che lavoro vuoi fare? quando ti sposerai? ecc. Un ambiente familiare allargato che può diventare realmente opprimente per un singolo individuo. L'abilità dell'esordiente regista è che malgrado possa tendere ad essere ripetitivo nelle situazioni, la tensione che si crea si eleva fin quasi a mettere alla prova il punto di rottura della giovane ragazza posta di fronte a elementi imprevisti e inaspettati. Un film ben congegnato, scorrevole e con un buon cast d'insieme. Una commedia che non propone situazioni comiche classiche, ma si sorride in maniera imabarazzata ed amara.

Un film prettamente yiddish, quindi se ci sono battute o situazioni comiche possono essere capite solo dagli ebrei. Tutto si svolge in un ambiente chiuso...troppo chiuso. Una ragazza che ha qualche scheletro nell'armadio viene letteralmente vessata da parenti ed amici che vorrebbero sapere tutto della sua vita, una vita che forse nemmeno lei conosce. Tra momenti paradossali, surreali ed imbarazzanti la cerchia dei partecipanti ad un funerale si stringe come una ragnatela intorno alla protagonista; tutti paiono volerla ancorare a tradizioni ancestrali e caricarla di responsabilità. Se non altro questo film mi ha insegnato cosa vuol dire il termine "sugar daddy". La sceneggiatura è tutta costruita su dialoghi serrati e ben articolati, non annoia ma nemmeno cattura più di tanto. Ben interpretato.