stone (1974)

Rozzissimo biker movie australiano, di quelli duri, sinceri e realistici, che ritrae una generazione di emarginati che vivono la propria vita in assoluta libertà, legati tra loro solamente da un vincolo di onore e dall'immenso amore per le motociclette.
Girato con un budget ridottissimo (solo 192.000 dollari australiani, come affermato dallo stesso Sandy Harbutt negli extra del dvd) e distante anni luce dalle "ideologie" del biker violento e schizzato rappresentato negli analoghi prodotti americani usciti in quegli anni, "Stone" colpisce dritto nel cuore dello spettatore, trascinandolo nell'affascinante mondo dei Grave Diggers e nelle squallide periferie di Sidney.
La trama, che narra di un poliziotto (Stone, appunto) infiltratosi in una gang di motociclisti per scoprire chi c'è dietro alla serie di omicidi che sta colpendo i membri della banda stessa, non è sviluppata affatto come dovrebbe, ma questo non è un aspetto negativo poichè si tratta di una scelta voluta, finalizzata a concedere più spazio alla caratterizzazione dei singoli motociclisti e permetterci di scoprire a fondo la loro mentalità e le loro abitudini.
Non a caso lo stesso regista è un motociclista...e si vede chiaramente.
Insomma, per tirarla breve, "Stone" è un film prettamente motociclistico, ma fatto con il cuore, che lancia un messaggio di libertà al mondo e che fa capire quanta umanità ed onore ci siano in un gruppo di persone all'apparenza giudicate da tutti come dei teppisti e dei delinquenti.
Un film brillante, che sa emozionare ma anche far riflettere.
Un must assoluto per ogni biker e amante del genere.