Totò si fa invitare a un banchetto con il falso nome di dottor Tanzanella: il padrone di casa accetta purchè lo sconosciuto simuli di essere un compagno d'armi e tranquillizzi la moglie gelosa per le assenze del marito. Ma Totò è un ladro e il suo obiettivo è un servizio di posate: lo ruba, e la colpa sembra cadere su un ministro, costringendo il padrone di casa ad autoaccusarsi del furto.
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