the free will (2006)

Minimalista, diretto, freddo.
Un realismo ruvido che esce dallo schermo e si insinua a poco a poco sotto la pelle dello spettatore, messo già a dura prova dalla durata sfiancante.
La regia di Glasner è asciutta, non ci sono virtuosismi né un'attenzione particolare per qualche aspetto, il regista si concentra esclusivamente sui due attori principali chiedendo loro una prova per niente facile (entrambi molto bravi).

In conclusione un film che ti svuota, ti pianta lì esattamente come Netti, su una spiaggia accesa da un'alba d'autunno senza alcun desiderio di pensare.